I palaioli

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Descrizione: Il palaiolo realizza pali di legno da usare in edilizia e in agricoltura. La lavorazione dei tronchi avviene oggi attraverso una serie di procedimenti meccanizzati che tagliano il legno secondo le forme e le grandezze desiderate. In passato, invece, questo lavoro – dal taglio del bosco fino alla realizzazione del palo – veniva fatto interamente a mano con la sega e vari tipi di accette. Racconta Tito Magrini, palaiolo di Monticiano: prima non c’erano le motoseghe, quando andavo io c’era l’accetta e la sega, oggi ci sono tutti i macchinari. Di solito, i palaioli associano al lavoro del taglio del bosco quello della trasformazione del legno, producendo soprattutto pali per vigne, recinzioni, staccionate per cavalli e per giardini.
Il legno più usato è il castagno, tagliato presso il Monte Quoio. In alcuni casi si usa anche il rovere, che è buono per le travi e i travicelli dei soffitti rustici. Il pino, che a Monticiano è stato largamente usato per il rimboschimento, fornisce un legno di scarsa qualità che viene usato per fare i bancali e il cippàto, combustibile fatto con scaglie di legno di pochi centimetri. Negli ultimi decenni, la meccanizzazione dei processi di lavorazione, l’utilizzo di motoseghe per il taglio e di trattori per il trasporto hanno consentito un rapido sviluppo della produzione, compensando anche il calo di manodopera. Il taglio del bosco rimane attivo anche grazie alla presenza di numerosi migranti che hanno affiancato i locali nelle fasi di lavorazione e trasformazione del legno.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997

Calossi L., Monticiano Tant’anni fa. Vita di paese, Siena, Cantagalli, 1998

Calossi L., C’era una volta a Monticiano. Arti, mestieri e opere in un angolo della Toscana che fu, Siena, Pascal Editrice, 2007

Autore scheda: Pietro Meloni

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