Targa commemorativa dei fratelli Sozzini

Luogo: Via Follonica, Palazzo Malavolti – Siena

Contrada: Contrada del Leocorno

Data/periodo: Costruita nel 1883

Descrizione: Fausto e Lelio Socini, nati a Siena intorno alla prima metà del Cinquecento, furono riformatori e teologi cristiani. Alla base del loro pensiero vi fu il rifiuto della Trinità e il riconoscimento della figura di Gesù Cristo solamente come uomo e non come figlio di Dio. Si fecero testimoni, Lelio prima e suo nipote Fausto dopo, di una religiosità etica razionale che li pose in contrasto non solo con l’Inquisizione cattolica, ma con lo stesso movimento riformatore. Il loro pensiero antitrinitario divenne ben presto un movimento, con al centro l’interpretazione ragionata (razionale) delle Sacre Scritture, sul rispetto delle altre fedi religiose, sul libero arbitrio e sul rifiuto di ogni dogma non dimostrabile con la ragione. Trovarono un terreno fertile in Polonia dove Fausto Sozzini riuscì a riunire tutte le confessioni antitrinitarie dando vita ad un unico movimento (il Socinianesimo) che si sarebbe diffuso in Europa, soprattutto in Olanda e Gran Bretagna a partire dal 1610, anno della morte del suo fondatore.

La targa che commemora la vita di questi due riformatori senesi è posta in via di Follonica al lato del palazzo Sozzini Malavolti, nel palazzo che fu di famiglia almeno dal 1465. È solamente nel 1868 che balenò tra i senesi l’idea di rendere omaggio a questi due illustri concittadini che per secoli furono dimenticati; si susseguirono una serie di Comitati per una decina d’anni, fino a che il Segretario comunale Egidio Socini – probabilmente un lontano parente – fece preparare una lapide in loro onore.

Il progetto iniziale prevedeva la sua collocazione nel Palazzo Comunale, ma a causa del loro pensiero inviso alla religione cattolica, fu deciso di apporla a Palazzo Sozzini lungo via Pantaneto. Fu così che il 20 settembre 1879 fu inaugurata la lapide con incisa un epigrafe di Brigidi, in cui si celebrava l’opera proto-europeista dei Sozzini. Alla maggior parte della cittadinanza la sola lapide non sembrava sufficiente a ricordare i due teologi, tant’è che nell’autunno del 1882 il Consiglio Comunale approvò il progetto di costruzione di un monumento in loro onore. L’opera, affidata all’artista senese Arnaldo Prunai, era composta da due medaglioni raffiguranti l’effige di Fausto e Lelio. Il nodo della disputa rimaneva ancora la locazione della targa; in un Consiglio Comunale del 1883 il Conte Ravizza, assai vicino alle posizioni del Vaticano, si oppose fermamente per la posa in un luogo pubblico di un monumento celebrativo di personaggi così rivoluzionari. Alla fine si decise di porla sotto una delle logge di Piazza Indipendenza e la data per l’inaugurazione fu individuata nel 29 maggio, giornata in cui si ricordavano i caduti di Curtatone e Montanara.

Il lavoro promosso nei giorni precedenti dal Comitato per la libertà della patria e dai Soldati della scienza in difesa dei due Sozzini fu mortificato, perché al termine della celebrazione dei caduti delle due battaglie indipendentiste, molti senesi abbandonarono la piazza. Lì la targa rimase fino alla restaurazione e al “ritorno” a casa, nel palazzo Sozzini Malavolti nel 2000.

Bibliografia:

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Note: Iscrizione delle targhe commemorative:

“A Lelio e Fausto Socino che in tempi di feroce dispotismo risvegliarono con nuove dottrine la libertà del pensiero. Questo modesto ricordo per pubbliche offerte. 1883”.

“Nella prima metà del sedicesimo secolo nacquero in questa casa Lelio e Fausto Sozzini letterati insigni filosofi sommi della libertà di pensiero strenui propugnatori. Contro il soprannaturale vindici della umana ragione fondarono la celebre scuola sociniana precorrendo di tre secoli le dottrine del moderno razionalismo. I liberali senesi ammiratori reverendi questa memoria posero 1879”.

Autore scheda: Contrada del Leocorno, Filippo Secciani

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