Chiesa e Convento di San Francesco a Montalcino

Luogo: Montalcino

Comune: Montalcino

Data/periodo: 1287/1872 anno in cui nel convento venne sistemato l’ospedale di Santa Maria della Croce

Descrizione: La chiesa venne completamente rinnovata al suo interno a partire dal 1788. Fu Padre Niccolò Fommei che con le sue elemosine intraprese l’opera  di ammodernamento della chiesa su disegno dell’architetto Tommaso Paccagnini. I lavori che terminarono nel 1794 cambiarono completamente l’aspetto della chiesa privando Montalcino di un tesoro artistico di gran valore come scrive Don A. Brandi.

Nel 1218 Si ha notizia del passaggio di San Francesco a Montalcino e nel 1285 l’abate Simone di Sant’Antimo donò la chiesa di San Marco in Castelvecchio e suo contiguo ospizio in perpetua eredità ai di lui religiosi. Attigua alla chiesa di San Marco esisteva, nella parte meridionale, la chiesa di San Michele Arcangelo la quale venne donata anch’essa con casa, orto, campi, e tutto il poggio di Castelvecchio donazione che venne confermata da Onorio IV nell’anno 1286. Le due chiese vennero demolite nell’anno 1287 per dare vita ad una nuova struttura più grande di lunghezza di braccia 60, di larghezza braccia 20 e di altezza 25. Vennero concesse indulgenze a chi faceva “limosina” ma il cantiere andava comunque a  rilento. Nel 1334 il Rettore dell’Ospedale della Misericordia lascia per testamento parte dei suoi beni perché siano portate a compimento le fabbriche delle chiese di San Francesco e Sant’Agostino. Il convento aveva ricevuto molte donazioni case, botteghe, vigne, oliveti. Padre Bonaventura Bovini lascia testimonianza e descrizione dettagliata della struttura del convento.

All’interno della chiesa vi erano quattro cappelle e nove altari. Di notevole importanza era la cappella dedicata all’Annunciazione dove nel 1401 venne costruita per volontà di donna Lina e donna Petra, rettrici dello Spedale di Santa Maria della Croce, una seconda cappelletta dedicata a San Pietro. Sopra l’arco della cappella si trova infatti lo stemma dell’ospedale. Le rettrici dettero l’incarico a Vincenzo Tamagni di affrescare la cappella con le storie di San Pietro di cui rimane solo la Caduta di Simon Mago e l’incontro fra Pietro e Gesù Cristo.
All’interno della cappella dal 1401 vennero sepolti i rettori e le rettrici dell’ospedale. Sempre all’interno della cappella della Santissima Annunziata Ser Niccolò Posi fece costruire una terza cappella e anch’essa affrescata dal Tamagni di cui oggi rimangono pochissime tracce: lo Sposalizio della Vergine con San Giuseppe, Nascita della Vergine e tracce dell’affresco con  San Nicola di Bari. L’altare maggiore fu fatto edificare dal magnifico Francesco di Pietro Ciompi quello odierno fu fatto ricostruire intorno al 1600 da Padre Maestro Antonio Angelini con una spesa di 500 e più scudi. Nella facciata della chiesa è riportata una pietra a ricordo della consacrazione della chiesa stessa compiuta  dal Vescovo Francesco Maria Piccolomini il 31 ottobre 1582.

Sulla facciata esiste ancora un’altra pietra in marmo a ricordo della visita fatta da Violante Beatrice di Baviera, governatrice di Siena, l’8 maggio 1718, per assistere all’incoronazione della Madonna del Soccorso. Nel 1782 il convento di San Francesco venne inserito nella lista di quei conventi che erano inutili e non necessari e quindi che andavano soppressi. Nel 1786 venne soppresso anche il convento di Sant’Agostino sempre in Montalcino e i padri agostiniani si trasferirono al convento di San Francesco dove vi rimasero fino al circa il 1870. Soppresso definitivamente il convento, nei suoi locali, venne sistemato, nell’anno 1872, l’ospedale di Santa Maria della Croce e la struttura conventuale subì una profonda trasformazione.

Il chiostro conserva ancora le linee descritte da Padre Bovini, ma degli affreschi di cui si parla non si nota nulla: in uno sembra di scorgere un diavolo e due facce di sante, in un altro una crocifissione con alla destra la faccia di San Pietro (il corpo è scomparso a causa dell’apertura di una finestra) e alla sinistra il corpo di San Paolo (la faccia è scomparsa per la posa di un capitello) a fianco di questo altre tracce di affreschi con la data 1448. Nel chiostro rimane il pozzo e varie lapidi sepolcrali appese alla parete esterna della chiesa.

Bibliografia:

Comune di Montalcino, Montalcino Città delle eccellenze, Litograf Editor srl, Città di Castello 2009

Don Brandi A., Chiesa e Convento di San Francesco in Montalcino, Montalcino, 1967

Lucherini E., La chiesa di San Francesco intervista al Sindaco di Montalcino, articolo  in “Gazzettino e storie del Brunello e di Montalcino”, anno 1, n. 9, settembre 2007

Santi B. (a cura di), L’Amiata e la Val d’Orcia, collana “I Luoghi della Fede”, Milano, Mondadori, 1999

Autore scheda: Valentina Pierguidi

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