Affreschi della sagrestia della Pieve di Tocchi – Monticiano

Luogo: Tocchi

Comune: Monticiano

Data/periodo: XIV secolo

Descrizione: In una stanza attigua alla pieve di Santa Maria Assunta, ora sagrestia, si trovano degli interessanti frammenti di affreschi trecenteschi, scoperti sotto lo scialbo e restaurati nel 1922, oggi in precario stato di conservazione.
Essi raffigurano tre santi a figura intera, inseriti dentro riquadri con bordi decorati a motivi geometrici, facenti forse parte di un più ampio ciclo dedicato ai santi ubicato sulle pareti del coro dell’antica pieve, secondo un modello iconografico diffuso nel senese. Mentre di un santo è molto difficile l’identificazione, di un altro con in mano una ciotola (di cui è molto problematico capire il contenuto) si può supporre che sia un agostiniano, mentre il terzo (con corona e globo nella mano sinistra) potrebbe essere Sigismondo: al di sotto leggiamo infatti, pur se mutilata, un’iscrizione a caratteri gotici che riporta le parole Rex Ungarie, precedute da un altro termine che sembra Sigismundus. Il culto di San Sigismondo, primo re barbaro convertitosi al cristianesimo, si diffuse molto in Italia, perlopiù a Cremona e in Toscana, dove è raffigurato in molte opere (lo troviamo ritratto anche nella Chiesa dei Santi Giusto e Clemente a Monticiano).

Le pitture di Tocchi sono state attribuite al pittore chiamato Primo Maestro di Lecceto (nella sua fase più antica), attivo tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo e interprete di una corrente tardo gotica che recupera la tradizione pittorica senese del primo Trecento: la dolcezza espressiva dei volti, le tonalità tenui e la raffinatezza del segno compositivo, la plastica definizione dei volti, i morbidi panneggi e le mani allungate sono infatti richiami a Simone Martini e Lippo Memmi, ma anche a Pietro Lorenzetti. Tutto è però mediato dal nuovo stile di pittori come Paolo di Giovanni Fei e Benedetto di Bindo, che seppero unire la tradizione martiniana alle novità del Gotico Internazionale.

Bibliografia:

Alessi C., I cicli monocromi di Lecceto: nuove proposte per vecchi problemi in AA.VV., Lecceto e gli eremi agostiniani in terra di Siena, Cinisello Balsamo, Pizzi, edizione riservata al Monte dei Paschi di Siena, 1990, p. 224

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, p. 28

Calossi C., Monticiano. La storia, l’arte, Siena, Cantagalli, 1996, p. 38

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, pp. 115

Guiducci A. M. (a cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori, 1999, p. 136

Fonti:

Schede ICCD di riferimento: SBSAE Si e Gr: schede OA nn. 09/00420506-09/00420508 (1996)

Autore scheda: Giulia Vivi

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