Il borgo di Castello di Tocchi – Monticiano

Luogo: Castello di Tocchi

Comune: Monticiano

Data/periodo: XII secolo

Descrizione: Castello feudale trasformato forse nel corso del Duecento in cassero (struttura fortificata che era anche residenza dei proprietari), si trova già menzionato, come luogo prossimo al confine orientale della Diocesi di Volterra, nella Bolla del Papa Alessandro III al Vescovo di Volterra nel 1179, dove è nominato Toclae Castrum.

Un documento del 1202 menziona il “Castrum de Tocchi” tra i possedimenti dei conti Ardengheschi (si configurava già a tale epoca come un insediamento circondato da mura). Da quell’anno fu sottoposto al comune di Siena, che vi tenne un podestà fino al 1271. Venne successivamente in possesso della famiglia Tolomei (dai libri della Lira del 1318 risulta che in quell’anno ne era legittimo padrone Cione di Ranuccio Tolomei).

Nel 1390 fu assediato e conquistato dai Fiorentini. Passato in possesso dei Malavolti, che lo posero sotto l’accomandigia dei Fiorentini, fu nuovamente assediato e smantellato, questa volta dai Senesi. Nelle mura del castello caduto in rovina venne poi rifabbricato l’attuale Castello di Tocchi.

Nel Catasto Particellare Toscano del 1821 il perimetro della cinta muraria è interamente riconoscibile e risultano presenti solo poche abitazioni.

La cinta muraria, di forma anulare, si è oggi quasi interamente conservata anche se su quasi tutta si attestano le case; si riconosce la tessitura muraria a blocchi irregolari di pietra calcarea locale di colore grigio chiaro. Interessanti sono le due antiche porte d’accesso ad arco (presso una delle quali ci sono resti di una torre mozza) e la corte di forma irregolare; le case, disposte a schiera, si sviluppano su due o tre livelli con scala esterna perpendicolare alla facciata.

È inoltre documentata fin dal 1171 l’esistenza della chiesa battesimale di San Giovanni, anche se è difficile capire se le carte si riferiscano a questa chiesa o alla pieve di Santa Maria Assunta a Tocchi. La chiesa del castello è ancora presente nel Catasto del 1821, con fronte sulla corte e ubicata in prossimità della porta di accesso. Oggi non ve n’è comunque più traccia.

Bibliografia:

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AA.VV., Miscellanea Storica Senese, voll. III-IV, Poggibonsi, Lalli, 2004 [rist. anast. ed. orig. 1895-1896], pp. 60-61

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Rondini A., Siena e la sua provincia. Guida annuario 1931, Siena, 1931, pp. 650

Fonti:

Schede ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: schede di catalogo nn. 00384958 e 00384971 (compilate da F. Aiello e A. Munzù, 1994)

Autore scheda: Giulia Vivi

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