Chiesa della Natività di Maria a Tocchi – Monticiano

Luogo: Castello di Tocchi

Comune: Monticiano

Denominazione: Chiesa di Castello di Tocchi

Descrizione: Poco al di fuori del borgo Castello di Tocchi si trova una piccola chiesa, presumibilmente quella che, secondo la relazione redatta dal Gherardini nel 1676, sarebbe stata fabbricata con sussidi caritativi dal popolo per voto in tempo di pestilenza del 1631.
La costruzione ebbe forse origine dall’edicola affrescata ora inglobata dietro l’altare di fondo. Nel Catasto del 1821, la chiesa non risulta immediatamente prospiciente la strada come è oggi, tanto che si può pensare che nel tempo vi sia stata una variazione del tracciato.

Attualmente, la chiesa si presenta con una struttura semplice a pianta rettangolare, con paramento ad intonaco e porta di accesso rettangolare all’estremità del lato più lungo sulla strada, dentro l’arco a tutto sesto, ora tamponato, che costituiva in origine il portico antistante l’edificio.

All’interno è a navata unica, con tetto a travi di legno. Due lapidi infisse alle pareti testimoniano due eventi importanti per la storia della chiesa e della popolazione. Una, come recita l’iscrizione D.O.M. Virginiq. Dei Parae Populus Tocchi A Pestilentia Epidemiae Liberatos Ex Voto Dedicavit A.S. MDCXXXII, fu dedicata nel 1632 come ex-voto alla Vergine per aver protetto gli abitanti di Tocchi dalla peste che invase le campagne toscane intorno al 1630. L’altra reca, invece, la data 4 Settembre 1858, in ricordo dei lavori di restauro della chiesa a spese di Angelo Rosi e dei suoi fratelli.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, p. 27

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, p. 117

Guiducci A. M. (a cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori, 1999, pp. 135-136

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00384959 (compilata da F. Aiello, 1994)

Autore scheda: Giulia Vivi

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