La Tomba etrusca della ragazza de Le Porciglia – Colle di Val d’Elsa

Luogo: Località Le Porciglia

Comune: Colle di Val d’Elsa

Data/periodo: Prima metà – fine VI secolo a.C.

Descrizione: Nel 1996, a seguito di una segnalazione in località Le Porciglia, poco distante dalla necropoli de Le Ville, fu rinvenuta una tomba etrusca fortemente compromessa dalle profonde lavorazioni agricole: l’ipogeo, a camera con tramezzo centrale e letti di deposizione lungo le pareti, era già stata violata in antico ed ha restituito pochi oggetti, tra cui una fuseruola fittile (elemento femminile legato alla tessitura) una fibula (spilla) in ferro ed un vaso cinerario, l’elemento più antico del complesso che, assieme alla struttura tombale, consente di collocare la costruzione dell’ipogeo nella prima metà del VI secolo a.C.

Le violazioni non avevano distrutto completamente le deposizioni: infatti, ancora adagiati sui letti e sul pavimento della camera, si trovavano gli scheletri di otto individui (uomini e donne) disposti a coppie, a sancire, forse, un vincolo di tipo familiare.

La particolarità del ritrovamento deriva dal recupero dello scheletro di una giovane donna che, grazie alla percolazione dell’acqua ricca di calcare – che ha saldato l’oggetto al tessuto osseo – conserva un orecchino d’oro a bauletto (fine VI secolo a.C.) nella medesima posizione in cui si trovava al momento della deposizione della defunta, da immaginare, verosimilmente, vestita e impreziosita da oggetti di ornamento personale.

Alta poco più di un metro e sessanta centimetri, capelli bruni, occhi profondi, labbra rosee e carnose, di età compresa tra i 18 ed i 20 anni.

Questa è l’immagine che possiamo restituire della ‘Ragazza de Le Porciglia’, ricostruita sulla base dello scheletro n. 1: il volto è verosimile al 90%, basandosi sulle moderne tecniche di ricostruzione mutate dalla polizia scientifica.

I caratteri sono quelli tipicamente mediterranei, vagamente somigliante alla figura immortale di Penelope nella serie televisiva Odissea (Italia, 1968), magistralmente interpretata da Irene Papas.

Bibliografia:

Acconcia V., Paesaggi etruschi in terra di Siena. L’agro fra Volterra e Chiusi dall’età del Ferro all’età romana, Oxford, Archaeopress, 2012, p. 29

Baldini G., Colle di Val d’Elsa. Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli”, in Paolucci G. (a cura di), In viaggio con i grandi archeologi. Sulle tracce degli Etruschi nelle terre di Siena, Milano, Silvana editrice, 2010, p. 40

Baldini G., Note sul popolamento di età etrusca in Valdelsa: la ‘facies’ arcaica, in Schörner G. (a cura di), Leben auf dem Lande. ‘Il Monte’ bei San Gimignano: Ein römischer Fundplatz und sein Kontext, Internationales Kolloquium (Jena, 19. – 21. Juni 2009), Wien, Phoibos Verlag, 2013, pp. 145-177

Cianferoni G. C., L’alta Valdelsa in età orientalizzante e arcaica, in Manganelli M., Pacchiani E. (a cura di), Città e territorio in Etruria. Per una definizione di città nell’Etruria Settentrionale, Atti delle Giornate di Studio (Colle di Val d’Elsa, 12-13 marzo 1999), Colle di Val d’Elsa, Gruppo Archeologico Colligiano, 2002, pp. 83-126

Manganelli M. (a cura di), Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” di Colle di Val d’Elsa, Siena, Protagon Editori Toscani, 2003, pp. 94-95

Manganelli M., Frammenti per un museo, Colle di Val d’Elsa, Gruppo Archeologico Colligiano, 2006, pp. 87-89

Fonti:

Archivio Storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Firenze

Archivio del Gruppo Archeologico Colligiano, Colle di Val d’Elsa

Testimonianze orali raccolte presso i soci del Gruppo Archeologico Colligiano, in particolare da Mario Manganelli, Stefano Mori. Graziano Paluffi, Carlo Parri e Paolo Parri

Note: I pochi materiali trovati sono conservati nel Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” di Colle di Val d’Elsa. La ricostruzione del volto è stata eseguita dall’équipe del prof. Francesco Mallegni, dell’Università degli Studi di Pisa. La restituzione dei vestiti sui manichini che corredano la sala del museo è opera delle studentesse del corso di moda dell’Istituto tecnico professionale “Cennino Cennini” di Colle di Val d’Elsa.

Autore Scheda: Giacomo Baldini

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