Castello di Brolio – Gaiole in Chianti

Luogo: Brolio

Comune: Gaiole in Chianti

Data/periodo: Il toponimo “Brolio”, derivante dalla voce germanica “broilo”, cioè “orto”, testimonia l’esistenza di un insediamento longobardo in questa zona del Chianti. La località è menzionata per la prima volta come curtis nel 1004 come donazione del Marchese Bonifazio alla Badia fiorentina

Descrizione: Brolio è sicuramente il castello più conosciuto del Chianti. Deve la fama alla sua ricca storia, drammatica e travagliata, e al nome della famiglia Ricasoli, cui è legato da secoli.

Agli inizi dell’anno Mille questo poggio era di proprietà dei monaci fiorentini, ma già nel XII secolo sappiamo dell’insediamento della famiglia Ricasoli da Cacchiano, come risulta da un documento del 1141. Nel 1176 i Fiorentini procedono nelle loro pretese per la sistemazione dei propri confini e ottengono dai Senesi la cessione di quei castelli della parte meridionale del Chianti che di fatto si erano trovati entro la sfera d’influenza della repubblica rivale: tra questi anche Brolio. In seguito, Siena tenta per più volte di riconquistare il castello ma senza ottenere mai il risultato sperato, fino alla seconda invasione aragonese del 1478, quando la fortezza viene espugnata e distrutta.

Nel 1484, la Repubblica Fiorentina torna in possesso di Brolio, grazie alla pace patteggiata da Lorenzo il Magnifico, e provvede alla ricostruzione del fortilizio e al ripristino di un’adeguata guarnigione. Durante la guerra contro Siena nel 1554, Brolio svolge un importante ruolo di caposaldo avanzato della repubblica gigliata e contribuisce alla capitolazione dei senesi.

Oggi villa padronale, nonostante le integrazioni neo-gotiche dell’Ottocento, il castello conserva ancora il grandioso circuito murario della fine del Quattrocento e, all’interno di questo, sebbene notevolmente rimaneggiato, il cassero della fortificazione medievale.

La parte più moderna del castello, ricostruita su progetto dell’architetto Pietro Marchetti nel 1835, è un chiaro esempio del gusto, tipico dell’inizio del XIX secolo, per il Medioevo come età della fede e delle virtù cavalleresche. Ornato di merlature ghibelline, l’edificio in mattoni rossi, che contrastano con la grigia pietra serena delle parti più antiche, culmina in una snella torre.

Dal 2009, il castello ospita il Museo Ricasoli, che espone la collezione di armi di famiglia e una serie di documenti riguardanti la storia del Risorgimento e la vita di Bettino Ricasoli.

Bibliografia:

Anichini F., Enciclopedia del Chianti senese, Siena, Cantagalli, 2005, pp. 383-384

Bosi E., Di castello in castello: il Chianti, Milano, La pietra, 1990, pp. 235-237

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell ‘area senese-grossetana, Siena, Nuova immagine, 2006, pp. 251-252

Casabianca A., Notizie storiche sui principali luoghi del Chianti (Castellina, Radda, Gaiole, Brolio), Firenze, Tipografia Barbèra, 1941, pp. 245-408

Marchetti F., Tognaccini D., Le più antiche immagini del Chianti. L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584, Firenze, Edizioni polistampa, 2009, pp. 49-51

Moretti I., Stopani R., I castelli dell’antica Lega del Chianti, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1972, pp. 103-107

Documenti:

Brolio1. Marchetti F., Tognaccini D., Le più antiche immagini del Chianti. L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584, Firenze, edizioni polistampa, 2009, pp.49-50

Brolio2. Marchetti F., Tognaccini D., Le più antiche immagini del Chianti. L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584, Firenze, edizioni polistampa, 2009, pp.49-50

C II 4, 0215r. Veduta del Castello di Brolio (immagine in alto) da ponente in un disegno di Ettore Romagnoli prima degli interventi dell’Architetto Pietro Marchetti, 1816 ca

C II 4, 0222r. Veduta del Castello di Brolio da Castelnuovo Berardenga in un disegno di Ettore Romagnoli, prima degli interventi dell’Architetto Pietro Marchetti ,1816 ca.

Fonti:

Ettore Romagnoli (1816 ca), C II 4, 0215r, manoscritto conservato presso la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena: veduta del Castello di Brolio (immagine in alto) da ponente in un disegno di Ettore Romagnoli prima degli interventi dell’architetto Pietro Marchetti

Ettore Romagnoli (1816 ca), C II 4, 0222r, manoscritto conservato presso la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena: veduta del Castello di Brolio da Castelnuovo Berardenga in un disegno di Ettore Romagnoli prima degli interventi dell’architetto Pietro Marchetti

Autore scheda: Francesca Rosini

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento