Fonte di Porciano a Pienza

Luogo: Pienza

Comune: Pienza

Data/periodo: 1200-1950 fino a questa data ha mantenuto le funzioni tradizionali

Descrizione: Circa duecento metri ad ovest della Pieve di Corsignano, lungo la strada principale,  un’imponente fonte dalle provate origini medievali si mostra in tutta la sua bellezza. In antichi documenti di poco posteriori all’anno mille viene citata come Porciani fons ossia “Fonte di Porciano”  ed il podere soprastante, distante poco più di cento metri porta lo stesso nome. Di questa costruzione in pietra arenaria l’elemento che più attrae l’attenzione è l’elegante arco gotico con la relativa volta che copre la prima vasca, quella dell’acqua potabile, utilizzata anche per abbeverare  gli animali. A sinistra un contrafforte divide  in due parti la capiente vasca esterna  mentre di fronte, oltre la strada, un muretto diroccato indica l’esistenza di una seconda cisterna, anch’essa utilizzata come lavatoio pubblico fino agli anni ’50, dalla particolare forma circolare. Ma come era organizzato il suo funzionamento? Sotto l’arcata gotica un canale a sezione rettangolare, inglobato nella parete di sinistra, fa arrivare parte dell’acqua direttamente dalla falda alla bassa cannella; altra acqua filtra nella vasca dalla parete di fondo. La vasca è divisa in due sezioni da un muretto semisommerso; la prima sezione, più piccola, serve probabilmente a trattenere l’acqua durante la pulizia della seconda; in basso, a sinistra, un tubo collega le due parti. Il foro di uscita superiore, il “troppo pieno” è situato sulla destra del muretto esterno; da qui l’acqua defluiva probabilmente nella cisterna visibile oltre la strada. Un’altra uscita sul fondo, accuratamente tappata dal suo “manfano”, collega questa vasca al pozzetto centrale che raccoglie l’acqua ormai usata e che, tramite una fognatura sotterranea, ne permette il deflusso. Attraversando la strada è visibile il punto in cui l’acqua si incanala verso il fosso; l’uscita è protetta da due muretti e regolata da una curiosa pietra forata.

La funzione dell’acqua  non finiva alla fonte. Il podere accanto non si chiama “Orto” per caso: numerosi pozzetti di raccolta trattenevano l’acqua  proveniente dalla fonte per poter innaffiare un rigoglioso orto. La grande vasca a sinistra dell’arco gotico viene alimentata autonomamente  dall’acqua di falda che filtra dal muro di fondo. Di notevoli dimensioni e capacità, la sua funzione più recente è stata senz’altro quella di lavatoio, come testimonia la cimasa obliqua del muretto di contenimento, che agevolava lo strofinio ed il risciacquo dei panni. Ma vasche e cisterne fungevano anche da abbeveratoio per  i buoi ed i cavalli, da serbatoi per il prelievo, da riserva per le stagioni asciutte.

Bibliografia:

Bindi U., Pienza i luoghi dell’acqua,. Dalle fonti della Pieve di Corsignano alla Bonifica della Val d’Orcia, Montepulciano, Le Balze, 2002

Autore scheda: Umberto Bindi

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