Reale, Imperiale, Repubblicano

Luogo: Piazzetta della Giraffa, 2 – Sala dei Palii – Siena

Contrada: Contrada Imperiale della Giraffa

Data/periodo: Drappelloni vinti dalla Giraffa in occasione del palio del 16 luglio 1887 dedicato ai reali di Savoia, del palio del 2 luglio 1936 dedicato all’Impero, e del palio del 16 agosto 1946 dedicato alla Repubblica

Descrizione: Dai processi verbali dei palii corsi dal 1692, conservati nell’Archivio Comunale, si apprende che inizialmente il premio per la contrada che risultava vincitrice consisteva in un oggetto di argento (un bacile o una guantiera) e che spesso veniva offerto alla chiesa in cui questa si adunava. Talvolta questo oggetto veniva consegnato unitamente ad una stoffa pregiata riccamente guarnita con pelli e ricami, e doveva essere riconsegnato dopo averlo mostrato durante i festeggiamenti iniziali, a fronte del pagamento della somma di talleri sessanta per il palio di luglio e quaranta per quello di agosto.

Il “pallium” di stoffa pregiata, analogo a quello che veniva consegnato al vincitore del palio alla lunga, viene descritto così nelle fonti archivistiche: nel 1666 palio di seta bianca con rose rosse, nel 1685 bellissimo palio di damasco rosso e fregio di lama bianca in mezzo, nel 1701 due teli di damasco rosso con striscia di damasco giallo in mezzo, nel 1703 damasco di più colori con fiori d’oro, nel 1704 damasco paonazzo tutto a fiori d’argento, nel 1714 braccia ventotto di broccato d’oro, 14 braccia per parte, con fregio in mezzo di lama bianca d’argento con nove armi dei Sigg. ricamate d’oro e seta secondo i colori di dette armi, e foderato tutto di taffettà color oro e ornato di frangia di seta tessuta a oro.

Successivamente al 1717 non si trovano più descrizioni dettagliate del palio, il che ci fa presumere che da allora si iniziò a consegnare il drappo di seta dipinta con gli stemmi dei Signori della Festa e l’immagine della Madonna di Provenzano (quello del 1719, vinto dall’Aquila è ritenuto il primo palio originale conservato).

È solo sul finire dell’Ottocento che si cominciò ad arricchire il drappellone di seta con dipinti allegorici di varia natura. Fra i palii vinti dalla Giraffa, conservati nel suo museo, tre sono particolarmente significativi per gli avvenimenti a cui sono dedicati. Il primo, del 16 luglio 1887, fu vinto alla presenza di Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia, in visita ufficiale a Siena. La decisione di rimandare la corsa avvenne dopo l’effettuazione della prova generale del 1 luglio, a seguito della notizia dell’indisponibilità dei reali fino a quella data. Oltre all’immagine della Madonna di Provenzano vi è dipinto lo stemma sabaudo unitamente a quelli della balzana e del popolo di Siena. Il secondo, del 2 luglio 1936, era dedicato alla conquista dell’Impero da parte dell’Italia, su cui oltre alla tradizionale immagine della Madonna, è dipinta un’allegoria che richiama l’avvenimento con la carta geografica dell’Africa Orientale, opera del pittore senese Bruno Marzi. Con questo palio la Giraffa fu insignita con il titolo di “Imperiale” da Vittorio Emanuele III, il quale appose la propria firma sul drappellone.

Quello del 16 agosto 1946, dedicato alla proclamazione della Repubblica Italiana, oltre all’immagine dell’Assunta, porta un’allegoria della Repubblica, sovrastata dal ritratto di Giuseppe Mazzini, opera del pittore senese Irio Sbardellati e vi è apposta la firma autografa del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. La coincidenza che siano stati vinti dalla stessa contrada ha consentito di poterli esporre insieme, a testimonianza di come le vicende del Palio travalichino il succedersi degli avvenimenti politici.

Bibliografia:

Betti  L. (a cura di), Pallium. Evoluzione del drappellone dalle origini ad oggi, Siena, Betti, 1992.

Fonti:

Archivio Comunale di Siena, Preunitario 105,106, 107, Processi verbali

Archivio di Stato di Siena, MS. Macchi D 107, 111, 112

Note: Rimane memoria di alcuni stornelli inventati dai Giraffini in occasione della vittoria del 1936, dove viene canzonata l’Oca per aver perso proprio il palio dedicato all’Impero, lasciandosi sfuggire il primato di contrada favorita agli occhi del duce e del re, avendo come colori gli stessi presenti sulla bandiera italiana (si veda la scheda sul vernacolo e gli stornelli). “Reale, Imperiale, Repubblicana” venne intitolato il Numero Unico del 1946, per sancire questa particolarità giraffina, che ancora oggi viene cantata nell’inno della contrada, scritto da Bruno Tanganelli nel 1946 (si veda la scheda sul vernacolo e gli stornelli).

Autore scheda: Contrada Imperiale della Giraffa, Franco Semboloni

 

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