Costumi e monture della Giraffa

Luogo: Via Lucherini, 18 – Museo dell’Imperiale Contrada della Giraffa – Siena

Contrada: Imperiale Contrada della Giraffa

Data/periodo: I costumi e le monture della contrada sono stati realizzati negli anni 1839, 1876, 1904, 1928, 1955, 1981, 2000, 2007

Descrizione: Solo a partire dalla prima metà dell’Ottocento iniziò a delinearsi l’attuale assetto del Corteo Storico. Precedentemente, nel Settecento e i primi dell’Ottocento, le Contrade facevano comparsa presentando un carro allegorico seguito da figuranti vestiti con varie fogge: alla greca, alla romana, o con ricchi vestiti dell’epoca.

1839 – Anno in cui si ebbe la prima sostanziale riorganizzazione del corteo che, fino ad allora lasciato allo spontaneismo e alla fantasia di ogni singola Contrada, stava calando di gusto, con presentazione di costumi scadenti, dalle fogge più varie e con un numero di figuranti variamente differenziato. Pertanto la Comunità civica stabilì che “il nuovo vestiario delle rispettive Contrade fosse di panno finissimo, allusivo ai colori di ciascuna Contrada, e secondo la foggia di vestire degli antichi italiani”. Fu poi decretato che questi si ispirassero agli abiti in uso nella seconda metà del Seicento, epoca in cui si affermò il Palio attuale, di foggia spagnolesca con larghi cappelli piumati e alti stivaloni, come si può osservare nella pubblicazione del 1845 Storia e costumi delle Contrade di Siena a cura del conte Hercolani. In considerazione dell’alto costo sostenuto per realizzarli, fu disposto di indossarli solo per il Palio di agosto; di luglio venivano indossate altre uniformi che in alcuni casi furono anche di foggia militare.

1876 – Da questo anno ebbe inizio il rinnovo di questi costumi, con criteri analoghi a quelli attuali. Furono realizzati, ispirandosi alla foggia dei vestiti della metà del Quattrocento, ad iniziativa e con il coordinamento del Comune che li finanziò. Detto rinnovo fu completato per tutte e diciassette nel 1879. Se nel 1839 si suppone che vi fosse un’unica foggia ripetuta per le diciassette Contrade, della comparsa del 1876-1879 abbiamo numerose documentazioni fotografiche ed è tuttora conservato il corpetto del Paggio Maggiore.

1904 – Per i nuovi costumi venne ingaggiato il pittore Antonio Mostardini per il bozzetto. Anche questa comparsa è documentata da foto e numerose serie di cartoline.

1928 – Il rinnovo avvenne per il Palio del 2 luglio, e i costumi della Giraffa, disegnati da Dino Rofi, sono così descritti da Ezio Felici, nella 11ma edizione de Il Palio di Siena, raccolta dei suoi sonetti in vernacolo, edita nel 1929: “Le tonalità dei due colori e la rara bellezza delle varie stoffe hanno permesso all’artista di conseguire risultati quanto mai suggestivi nelle fogge e acconciature puramente quattrocentesche inspirate all’arte di due grandi squisiti maestri della rinascenza: Matteo di Giovanni e Benozzo Gozzoli. Il Rofi si è impegnato con ardore nella gara nella quale ha avuto a competitori i più esperti artisti senesi ed è riuscito, pur nelle linee fissate da una tassativa disposizione, a portare una nota di personalità sia con gli elementi decorativi per le bordure finemente ricamate in oro, sia per la rifinitura in pelle d’ermellino rilega il candore del broccato bianco e argento, quanto nel trarre ottimo partito dallo stemma araldico della Compagnia Militare di San Pietro a Ovile di Sopra che ha il leone d’oro rampante con gigli (sic) su fondo rosso. Senza perderci in minuziosi particolari sintetizziamo la nostra approvazione di tutta la comparsa asserendo che essa è una delle meglio riuscite e di maggiore effetto. Di una distinzione veramente aristocratica ci è apparso il ‘Figurino Maggiore’ della contrada”. Queste monture sono tuttora conservate integralmente nel museo della Contrada.

1955 – Per questo rinnovo furono utilizzati i finanziamenti ricevuti dal Monte dei Paschi, tramite il Magistrato delle Contrade, senza gravare sulle casse della Contrada. La qualità e la bontà di questi costumi si rivelò in pieno negli ultimi anni di uso, quando consentirono alla Contrada di presentare una comparsa ancora dignitosa, nonostante l’usura del tempo, con cui ben figurare fino in fondo, fanno tuttora bella mostra nelle teche del museo e qualche volta in occasione di vittoria sono state anche riutilizzate. Inoltre è con questi costumi che i nostri alfieri e figuranti hanno conquistato la gran parte dei masgalani assegnatici.

1981 – Questi costumi furono inaugurati in occasione del Palio del 2 luglio 1981 ed ebbero un iter di realizzazione che durò più di dieci anni. costumi disegnati dal prof. Morichelli nella foggia della seconda metà del XV secolo ispirandosi all’arte veneziana di questo periodo e in particolare al Carpaccio, sono caratterizzati da motivi orientaleggianti soprattutto nei ricami, nei copricapo e nelle armi. Per maggiori dettagli rimandiamo alla relazione pubblicata sul BiancoRosso n. 11 del maggio 1981.

2000 – L’inaugurazione venne già prevista per un allora eventuale Palio Straordinario. La loro realizzazione è stata effettuata con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi, con circa  duecento milioni di lire a contrada.

2007 – L’ultimo rinnovo è avvenuto in quest’anno, e le monture furono presentate in occasione della Festa Titolare. I tessuti e le linee sartoriali adottate rendono la nuova montura anche più confortevole e comoda, con particolare attenzione alla praticità per alfieri e tamburini.

Bibliografia:

BiancoRosso, n. 11, maggio 1981

BiancoRosso, n. 83, giugno 2007, p. 13

Semboloni F. in BiancoRosso, n. 59, dicembre 1999, pp. 10-12

Note: In occasione dei festeggiamenti perla Festa Titolare della Giraffa, il 28 maggio 2013 è stata allestita una straordinaria mostra su tutte le monture facenti parte del museo della Contrada. Per la prima volta si sono radunati, esposti e organizzati tutti gli esemplari conservati.

Autore scheda: Imperiale Contrada della Giraffa, Angela Vanni

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