Sfida in cucina in Valdimontone

Luogo: Piazza Alessandro Manzoni, 6 – Società Castelmontorio – Siena

Contrada: Contrada di Valdimontone

Denominazione: Torneo Gastronomico

Data/periodo: A partire dal 1977  la Società Castelmontorio della Contrada di Valdimontone ha dato vita al Torneo Gastronomico, una gara di cucina fra gli appartenenti alla contrada

Descrizione: Il cibo è stato da sempre al centro dei pensieri dell’uomo, subendo tutta una serie di trasformazioni, da necessità vitale a oggetto di ricercatezza estrema, da sapere familiare a oggetto di una bibliografia infinita.

Oggi siamo saturi di trasmissioni televisive di ogni tipo che si occupano di cucina: chef cattivissimi, massaie che insegnano i loro trucchi, personaggi più o meno famosi che si dilettano tra i fornelli. La tavola è il luogo d’aggregazione per eccellenza, protagonista di molti proverbi riflesso di una sapienza popolare e genuina: si condividono i cibi, le bevande, lo spazio, le esperienze di vita, si abbattono le barriere sociali e linguistiche.

La Società Castelmontorio della Contrada di Valdimontone è sorta come luogo d’incontro fra persone che abitavano il rione, con finalità di mutuo soccorso, dando spazio anche all’aspetto ludico.

Nel 1977 nacque una sorta di Master Chef ante-litteram, chiamato Torneo Gastronomico. Un gruppo di ventenni, con il sostegno di persone più adulte, lanciò la sfida: dimostrare che si poteva servire un’ottima cena a prezzi contenuti con un piccolo introito per la Società e, visti i tempi di austerity, cercare di coinvolgere un ampio numero di persone grazie al prezzo popolare.

La prima cena fu a tema libero e vide persone di ogni età darsi battaglia per raggiungere la vittoria: giovani e adulti, neofiti della cucina e cuochi esperti, mamme e figli, tutti alle prese con pentole, impiattamento, ricette e spezie.

Lo spirito di competizione, la voglia di confrontarsi, di divertirsi e di stare insieme, la condivisione e lo scambio di idee e di segreti culinari tra tutte le persone che negli anni si sono date battaglia a suon di pentole e mestolini, hanno portato a realizzare negli anni a un gran numero di cene dai temi più disparati: le cucine regionali italiane, europee ed internazionali, i colori, i film, solo per citarne alcuni.

Il Torneo è stato organizzato fin dalla prima edizione con un regolamento: una giuria di “esperti” doveva giudicare le varie pietanze con un voto che andava poi a sommarsi a quello assegnato dai commensali. Il regolamento ha subito varie modifiche per “amalgamare gli ingredienti variandone la proporzione”, cercando di mescolare l’età, l’esperienza, i gusti dei cuochi al fine di ottenere gruppi di lavoro molto diversificati e che fossero il risultato di una combinazione armonica. Si sono aggiunti poi criteri di fantasia alle regole di base: i segni zodiacali canonici e quelli cinesi, l’anno di nascita, la presenza in cucina di almeno una donna e di una persona oltre i 65 anni.

Grande spazio è stato dato alla presentazione dei piatti, all’addobbo della sala, al coinvolgimento dei commensali, alla musica di sottofondo, ai giochi, fino alla lista degli ingredienti da usare.

Il bilancio morale, dopo più di trent’anni di cene, permette alcune riflessioni: innanzitutto la consapevolezza dell’importanza della cucina anche al maschile, considerata in passato ed erroneamente come un ambito prettamente femminile; il coinvolgimento delle persone nell’esprimere giudizi ma anche la disponibilità a essere giudicate sia per le cene abbastanza semplici fino a quelle di alto livello, quasi da ristorazione professionale; il coinvolgimento di ospiti stranieri, come è il caso della “Cena in Cina” organizzata il 29 settembre 1985, grazie a una coppia cinese che, su invito di un contradaiolo, ha preparato una cena a tema. La manipolazione del cibo e il mescolarsi delle persone in cucina ha dato pertanto vita a un accrescimento della socialità di contrada consolidando e favorendo la conoscenza e il rispetto dell’altro.

Bibliografia:

AA.VV., Torneo gastronomico, in “Pochi ma Boni”, aprile 1977, s. p.

Stanghellini S., Torneo Arcobaleno. Un inverno a colori, in “Pochi ma Boni”, anno XIV, n. 2, giugno 2007, p. 13

AA.VV., Torneo gastronomico, in “Pochi ma Boni”, anno XVI, n. 1, aprile 2009, s.p. 

Documenti: Alcuni dei menu realizzati a mano in occasione della prima edizione del Torneo Gastronomico

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Note: La bibliografia e la webgrafia sulla cucina toscana sono molto vaste: lasciamo al lettore il piacere della scoperta, per incuriosirlo e invogliarlo a cimentarsi nella preparazione dei cibi. Un grande esperto di gastronomia è Giovanni Righi Parenti, scrittore, farmacista, personaggio eclettico con un’ampia bibliografia culinaria considerata la “Bibbia” di ogni cuoco senese; molto attento alla qualità delle materie prime, accompagnava ogni sua pubblicazione con molti particolari, aneddoti e ricerche storiche.

Autore scheda: Contrada di Valdimontone, Chiara Pavolini

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