Riserva naturale Cornate e Fosini – Radicondoli

Luogo: Radicondoli

Comune: Radicondoli, Montieri

Descrizione: La Riserva Naturale Cornate e Fosini, uno dei pochi comprensori a carattere montano della Toscana meridionale, è la parte più selvaggia e misteriosa del territorio di Radicondoli. Comprende tre rilievi montuosi, le Cornate (il punto più alto delle Colline Metallifere, 1060 m), Poggio Mutti e Poggio Ritrovoli, con pareti a strapiombo, coperte di bosco e folta vegetazione che conservano i resti del Castello di Fosini, oggi rudere ma in passato costruzione principale della relativa fattoria. Questo territorio era adibito ad agricoltura e pascolo, e il disboscamento subìto nel tempo per accrescere le aree di produzione agricola ha creato una erosione così preoccupante da far procedere, dagli anni venti in poi, ad un forte rimboschimento che ha interessato soprattutto i versanti delle Cornate. Il territorio della riserva è stato quindi disegnato dall’uomo, ma oggi è quasi del tutto spopolato, tanto da diventare particolarmente favorevole alla presenza di due specie di rapaci molto rare: il falco lanario e il falco pellegrino.

La riserva è stata istituita dalle Province di Siena e Grosseto nel 1996, su una superficie di  789 ettari a cavallo delle due province ( ultimo dato di superficie ufficiale a seguito di riperimetrazioni) ; il paesaggio è caratterizzato da boschi naturali di cerro, roverella e castagno e da zone boschive artificiali di pino nero interrotti soprattutto sulla sommità delle Cornate da praterie e piccoli cespugli di elicriso, alisso e timo serpillo, con presenza di molte specie di orchidee selvatiche e di specie endemiche, tra cui la viola etrusca. Importante la presenza di specie tipicamente montane come  il piccolo arbusto Hypericum coris e il sorbo montano. Oltre ai già citati rapaci, qui sono presenti volpi, caprioli, donnole, puzzole, cinghiali, martore,  uccelli tipici delle aree aperte come la tottavilla e l’averla piccola, di notevole interesse conservazionistico, oltre a diverse specie di farfalle e altre insetti sempre legati alle praterie (Brenthis hecate, Thecla betulae, Phengaris arion e Heteropterus morpheus). Importantissima la presenza all’interno del Castello di Fosini, di una colonia riproduttiva di cinque diverse specie di pipistrelli, dove nel 2006 i ricercatori per conto della Provincia di Siena hanno contato un totale di oltre 500 femmine e piccoli.

Il suolo è ricco di metalli già sfruttati nell’antichità come l’argento, estratto anche dai sassoni arrivati con le invasioni barbariche e di materiali lapidei pregiati come il Rosso Ammonitico, utilizzato per colorare il pavimento del Duomo di Siena.
Il poggio delle Cornate può essere raggiunto a piedi partendo dal borgo di Gerfalco; dalla cima di questa montagna nei giorni più limpidi si gode una vista che può comprendere le isole dell’arcipelago toscano e la Corsica. Di notte, la mancanza quasi totale di inquinamento luminoso ne fa un luogo particolarmente adatto all’osservazione delle stelle.

Bibliografia:

Provincia di Siena, Le Riserve Naturali della Provincia di Siena, Montepulciano, Editrice Le Balze, 2001

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