Il torrente Massellone e il fiume Arbia

Luogo:  Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga

Comune: Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga

Denominazione: Torrente Mascellone, Marsellone o Massellone

Descrizione: Certi torrenti non sono solo dei corsi d’acqua. I fiumi hanno da sempre rappresentato elementi essenziali per l’attività umana, non solo in termini di risorsa idrica ma anche come importanti vie di comunicazione, come luoghi privilegiati dove la natura offriva la forza meccanica per far muovere le pale dei mulini, oppure anse riparate dove lavare i panni o far abbeverare gli animali. La presenza di un corso d’acqua era in grado di condizionare l’ubicazione e la pianta di una città, che spesso seguiva le anse del fiume. Anche il borgo di Gaiole in Chianti lega la sua storia a quella del torrente che l’attraversa, il Massellone, sulle cui rive sorse nel Medioevo un mercato che trasformò il paese in un mercatale. Per questa ragione, Gaiole fu inclusa nella Lega del Chianti.

Il Massellone, o Mascellone, il cui nome deriva probabilmente dalla presenza nel suo alveo di grossi sassi, nasce nel versante di Montegrossi e si ricongiunge al torrente Arbia all’altezza del ponte delle Grancaie.

Il torrente Arbia, invece, nasce sulle colline di Castellina in Chianti e confluisce nell’Ombrone (affluente di destra) dopo circa 60 chilometri. Oltre al già citato Massellone, ha come affluenti il torrente Bozzone e il torrente Sorra (destra orografica).

L’Arbia rappresenta un habitat naturale per molte specie animali, alcune delle quali estremamente rare. Tra quelle sicuramente di maggior interesse, troviamo un mollusco appartenente alla classe dei gasteropodi, l’Alzoniella cornucopia, dalle piccole dimensioni, molto fragile e trasparente. Vive negli acquiferi dell’alto corso a monte della frazione di Pianella.

Tra gli anfibi sono presenti le rane verdi, rane acquatiche appartenenti al sottogenere Pelophylax, conosciute con il nome vernacolare di “ranocchie” e “granocchie”. Erano spesso catturate per scopi alimentari e in alcune zone rappresentano il piatto forte di alcune sagre paesane come la  “sagra della ranocchia” (Castelnuovo Berardenga Stazione, San Sano).

Vi si trova anche il granchio di fiume, che rispetto al gambero (più raro) è più adattabile. La fauna ttica  è  rappresentata dalla trota fario, dal cavedano e da specie più rare come il barbo tiberino, il vairone italiano e il ghiozzo di ruscello.

Citato da Dante nella descrizione della battaglia di Montaperti, il torrente Arbia ha offerto ai viandanti e ai pellegrini che seguivano la via Francigena acqua e ripari presso le numerose magioni e ospizi. Vi erano poi molti mulini sulle sue sponde: uno famoso era quello delle Bagnaie, vicino a Pianella. Quando ancora non era di moda andare al mare come adesso, il fiume era poi “il mare” dove tuffarsi e passare le lunghe e calde giornate estive.

Bibliografia:

Fontani M., Tocca… Tocca… legno. Una infanzia tra le crete e la Val di Chiana, Siena, Edizione Cantagalli, 2010, pp. 90-93

Piazzini S., Favilli L., Manganelli G., Atlante degli anfibi della provincia di Siena, Sistema delle Riserve Naturali della Provincia di Siena, Quaderni Naturalistici, n. 1, Siena, Edizione Cantagalli, 2005, pp. 96-99

Piazzini S. La fauna, in De Dominicis F., Landi M., Saveri C. (a cura di), L’ambiente naturale del fosso La Bolza Riserva Naturale Statale Biogenetica di Tocchi sito di importanza comunitaria “Alta Valle del Merse”, Siena, Il Leccio, 2006, pp. 33-45

Documenti:

Atlante-degli-anfibi1

Note: L’Alzoniella cornucopia (molluschi, gasteropodi, idrobiidi) è un’entità stigobionte, vivente nell’acquifero del torrente Arbia e, in particolare, nelle sorgenti freatiche e in habitat interstiziali iporreici. Sulla base dei dati disponibili, risulta endemica dell’Alta Val d’Arbia (Chianti senese). Si tratta di un ottimo indicatore di elevata qualità ambientale degli ecosistemi sorgentizi, ad alto rischio di estinzione per la sensibilità all’inquinamento delle acque e per l’areale particolarmente ristretto.

Autore scheda: Serena Castignoni

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