Il fiume Ombrone

Luogo: Da Campi verso San Gusmè

Comune: Castelnuovo Berardenga

Descrizione: Percorrendo la strada che da Campi scende verso San Gusmè, si trova su un poggio erboso una lapide: qui nasce il fiume Ombrone. Sembra strano che il secondo fiume della Toscana inizi qui il suo percorso, dal momento che non è visibile alcuna emergenza di acqua. Le sorgenti sotterranee si trovano, secondo gli abitanti di San Gusmè, ad un chilometro circa in linea d’aria dalla lapide, e molto probabilmente seguono le fratturazioni naturali del Macigno, la roccia che affiora nell’area di poggio Macchioni.

Nel primo tratto della sorgente, l’acqua scorre creando un torrentello con poca corrente, in una zona in cui l’accumulo di sostanza organica è elevato per la presenza della vegetazione. In questo ambiente sopravvivono pochi organismi. Man mano che il fiume si avvicina alla foce, diminuisce il carico delle sostanze organiche e inorganiche e aumenta il numero degli organismi acquatici. A Bocca d’Ombrone, zona della foce, la variazione di salinità dovuta all’immissione di acqua di mare crea un ambiente con vegetazione di tipo alofito e idrofilo, come ad esempio la salicornia e cannuccia palustre.

Seguendo il corso dalla sorgente a Villa Arceno, il fiume Ombrone alimenta un lago all’interno del parco romantico progettato da Agostino Fantastici (1782-1845). Il fiume poi percorre 161 chilometri e sfocia nel Tirreno, a sud-ovest di Grosseto, creando un ampio delta nel Parco naturale della Maremma. I suoi affluenti di destra sono l’Arbia e il Merse, mentre quelli di sinistra sono l’Orcia e altri minori come il Melacce ed il Trasubbie.

L’Ombrone attraversa aree naturali e aree fortemente antropizzate: l’area del Chianti, la zona delle Crete e infine la piana di Grosseto. La vegetazione varia, creando paesaggi diversi. Nella zona della sorgente troviamo boschi fitti, che vicino all’alveo sono a predominanza di ontano; salendo lungo le rive troviamo il corniolo, il frassino e la robinia, mentre nella zona più distante dall’alveo troviamo lecci e impianti di cipresso. Andando verso la foce, la vegetazione varia con piante di salici e pioppi, mentre in corrispondenza di Bocca d’Ombrone diviene a predominanza arbustiva (ginepro) ed erbacea.

Nell’Ombrone sono presenti specie faunistiche uniche come il cavedano etrusco, a rischio estinzione. Nonostante il carico antropico e la presenza di numerose sostanze inquinanti – come fertilizzanti, rifiuti organici delle zone urbane e agricole e metalli pesanti della miniera di pirite di Boccheggiano trasportati dal fiume Merse – il 42% del corso dell’Ombrone ha una buona capacità di auto-depurazione, che si deve all’elevata presenza di vegetazione perifluviale.

Il bacino idrografico è pari a 3494 chilometri quadrati e si caratterizza per l’imponente quantità di sedimenti portati in sospensione (1000 milioni di metri cubi all’anno), poiché attraversa aree caratterizzate da formazioni facilmente erodibili. Al suo interno ci sono aree il cui interesse storico e culturale è riconosciuto a livello internazionale con la presenza di ben tre siti UNESCO: il centro storico di Siena dal 1995, il centro storico di Pienza dal 1996 e la val d’Orcia dal 2004; così come le aree naturali che contano un parco, come il Parco Regionale della Maremma, e sei riserve naturali provinciali: Farma, La Pietra, Alto Merse, Basso Merse, Lucciola Bella, Poggio dell’Olmo.

Bibliografia:

Giusti F., Favilli L., Manganelli G., La fauna in Giusti F. (a cura di), La storia naturale della Toscana meridionale, Siena, edizione riservata Monte dei Paschi di Siena, 1993, pp. 381-382

Mugnaini S., Pacini E., Aspetti naturali del fiume Ombrone, in Resti G. (a cura di), Ombrone un fiume tra due terre, Pisa, Pacini Editore, 2009, pp. 149-158

Muscò D., Pucci B. (a cura di), La cultura dell’acqua. Tutela e valorizzazione della risorsa idrica e del suo territorio, Arci Siena, Consorzio TEA e Programma INFEA  (Regione Toscana – Provincia di Siena), 2004

Rombai L., La geografia fluviale. Ambiente, Paesaggio, Territorio, in Resti G. (a cura di), Ombrone un fiume tra due terre, Pisa, Pacini Editore, 2009, pp. 159-171

Documenti:

Piano tutela acque Ombrone cap 1,2,3

Piano tutela acque Ombrone cap 6,7

Piano tutela acque Ombrone premessa

Piano tutela acque Toscana nord cap 4,5

Autore scheda: Serena Castignoni

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