La flora endemica delle serpentiniti in Val di Merse

Luogo: Val di Merse – Riserva Naturale Basso Merse 

Comune: Murlo

Descrizione: Nel territorio di Murlo e in poche altre zone della Toscana si trova un caratteristico paesaggio brullo con rocce affioranti di color verde scuro apparentemente spoglie e poco interessanti. Siamo nella cosiddetta gariga a serpentinofite, cioè una comunità di piante specializzate a vivere sulle serpentiniti, rocce conosciute da tempo per la loro sterilità. Queste rocce sembrano infatti riassumere quanto di peggio possa desiderare una pianta: sono poco porose e quindi immagazzinano poca acqua, sono poco disgregabili, cosicché il suolo si forma molto lentamente ed è sempre molto sottile e povero in minerali utili alle piante (quali il calcio). Come se non bastasse, le serpentiniti sono ricche in metalli tossici come nichel e cobalto e, a causa del colore scuro, con il sole estivo raggiungono temperature proibitive. Guardando da vicino e con occhio attento si possono tuttavia riconoscere molte specie vegetali di ridotte dimensioni, che si trovano perfettamente a loro agio, e che anzi riescono a vivere esclusivamente in questo tipo di terreni. Infatti gli affioramenti di serpentinite sono delle vere e proprie isole, differenti per ecologia dal territorio circostante, dove negli ultimi milioni di anni molte specie vegetali si sono evolute e differenziate, con il risultato che nella gariga a serpentinofite della Riserva Naturale e Sito di Importanza Comunitaria Basso Merse vivono ben sette specie e sottospecie endemiche, cioè esclusive di questi ambienti. A queste si aggiungono piante rare, che durante i cambiamenti climatici antichi hanno trovato rifugio e condizioni ecologiche adatte nelle isole calde di serpentinite. 

La tipica gariga a serpentinofite colonizza le zone a roccia nuda, dove levoluzione del suolo è lenta o bloccata dalle forti pendenze (e quindi dallerosione), dallalta insolazione e dove in passato ci sono stati incendi o sovrappascolo (agli inizi dellOttocento gran parte del territorio del Comune di Murlo che oggi è ricoperto dal bosco era classificato come sodo a pastura). In altre situazioni, sulle serpentiniti è riuscito a svilupparsi un suolo più profondo, per la minore pendenza o perché non ci sono stati in passato eventi di disturbo; qui non c’è più posto per le serpentinofite, non più competitive rispetto alle altre specie, e la vegetazione è rappresentata dalla macchia mediterranea e dalla foresta di leccio.

Le 7 serpentinofite endemiche della Riserva Basso Merse:

Alyssum bertolonii

Armeria denticulata

Centaurea paniculata subsp. carueliana

Euphorbia nicaeensis subsp. prostrata

Stachys recta subsp. serpentinii

Stipa etrusca

Thymus acicularis var. ophioliticus

Le garighe a serpentinofite sono spesso punteggiate da grandi piante di ginepro, che riescono a crescere in corrispondenza di fratture dove si può accumulare il suolo. Non si tratta però del ginepro comune, ma del ginepro rosso (Juniperus oxycedrus ssp. oxycedrus), che nelle serpentiniti sostituisce il ginepro comune. Arriva a dimensioni notevoli e nelle garighe fa da promotore: al riparo della sua chioma infatti si sviluppano cespugli di fillirea, di cisto e di erica. In annate particolarmente siccitose questi arbusti e lo stesso ginepro possono arrivare a disseccarsi completamente, lasciando di nuovo campo libero alle piccole serpentinofite, in un equilibrio dinamico che permette a queste piante così particolari di continuare a vivere su queste rocce. Come è successo in altre parti della Toscana, qualche decennio fa nel tentativo di rinverdirequesti terreni, furono impiantate diverse pinete, che con la loro copertura e le modifiche del suolo che hanno comportato rischiano di far gradualmente scomparire le serpentinofite. Fortunatamente negli ultimi anni sono in atto operazioni di diradamento delle pinete che daranno nuovi spazi a queste piante così esclusive e particolari.

Bibliografia:

Anselmi B. in Amministrazione Provinciale di Siena, Le Riserve Naturali della provincia di Siena, Montepulciano, Editrice Le Balze, 2001, pp. 31-43

Chiarucci A., Vegetation ecology and conservation on Tuscan Ultramafic Soil, The Botanical Review, 69, 2004, 3, pp. 252-268

Chiarucci A., De Dominicis V., Effects of pine plantations on ultramafic soil of Central Italy, Israel Journal of Plant Sciences, 43, 1995, 1, pp. 7-20

Chiarucci A., Foggi B., Selvi F., Garigue plant communities of ultramafic outcrops of Tuscany (Central Italy), Webbia, 49, 1995, 2, pp. 179-192

Selvi, F., Diversity, geographic variation and conservation of the serpentine flora of Tuscany (Italy), Biodiversity & Conservation, 16, 2006, pp. 14231439

Fonti:

Cartelli illustrativi della sentieristica della Riserva Naturale Basso Merse, Provincia di Siena

Autore scheda: Barbara Anselmi (Associazione Culturale di Murlo)