Il corso del fiume Elsa e la vegetazione riparia

Luogo: Val d’Elsa

Comune: Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa

Descrizione: Vicino all’abitato di Molli, nella Montagnola Senese, si trova un piccolo laghetto ornato dalle ninfee. Questo luogo è da sempre stato indicato come la sorgente dell’Elsa, anche se in realtà le sorgenti sono ubicate nelle vicinanze di questo specchio d’acqua (580 m s.l.m.).

Il bacino idrografico del fiume Elsa ha una superficie di 876 kmq e una lunghezza di 75 km. Gli affluenti dell’Elsa sono la sorgente termominerale delle Vene di Onci e i torrenti Staggia e Foci. Le aree attraversate da questo fiume sono la zona dell’Alta Val d’Elsa (delimitata a Sud dalla Montagnola Senese, a est dai Monti del Chianti e a nord dalla piana di Poggibonsi) e quella della Bassa Val d’Elsa, che giunge fino alla piana empolese. Due territori vicini ma estremamente diversi dal punto di vista geologico, naturalistico e ambientale.

A ovest del bacino dell’Elsa troviamo formazioni metamorfiche (Verrucano e Gruppo delle Formazioni metamorfiche della Montagnola Senese), ad est le formazioni affioranti sui Monti del Chianti, mentre nelle zone di pianura e di bassa collina si trovano sedimenti di origine marina rappresentati da conglomerati, sabbie, argille e sedimenti di tipo continentale. Questi ultimi depositi, accumulati dopo il ritiro del mare, sono costituiti dai travertini che affiorano nell’area di Poggibonsi, Colle di Val D’Elsa e Monteriggioni.

Il territorio dell’Alta Val d’Elsa riveste un’importanza naturalistica e ambientale perché comprende aree di elevato valore naturalistico, come la Montagnola Senese, Pian del Lago e l’area del Parco Fluviale dell’Alta Val d’Elsa. L’area della Bassa Val d’Elsa, da Poggibonsi verso Empoli, è stata ed è un’importante via di comunicazione verso Firenze.

Alcuni tratti del fiume sono stati modellati dall’opera dell’uomo. L’acqua del fiume Elsa, nel suo tratto colligiano, è stata infatti utilizzata per fornire energia motrice ai mulini e alle cartiere, tramite un antico sistema di canali chiamati gore. In particolare a Gracciano, sotto il ponte di San Marziale, si trovano la Steccaia (una diga che serviva per deviare l’acqua nei canali) e il Callone Reale (una saracinesca che regola la quantità di afflusso dell’acqua nel canale o gora). A scopo terapeutico furono invece realizzate le Terme di San Marziale o Caldane.

Osservare il fiume lungo il suo corso significa studiare un ecosistema complesso. La vegetazione riparia, parte integrante di questo sistema, è ecotono di passaggio tra l’ambiente terrestre e quello acquatico. Alcune specie vivono sulle sponde (igrofile), altre in parte emerse e sommerse (elofitiche), altre ancora direttamente nell’acqua Tra le piante arboree presenti sulle sponde troviamo il pioppo (Populus alba e Populus nigra) e i salici (Salix purpurea e Salix alba), mentre nelle zone più vicino all’acqua, soggette a periodiche inondazioni, si può talvolta rinvenire l’ontano nero (Alnus glutinosa). Tra le piante elofitiche troviamo la tifa (Typha sp.), riconoscibile dal frutto marrone a cilindro, la cannuccia di palude (Phragmites australis), la menta acquatica (Menta aquatica), dall’odore aromatico gradevole e fiori ascendenti arrossati, foglie ovali o lanceolate (Pignatti 1982). Poi il crescione (Nasturtium officinalis), i ranuncoli acquatici (Ranunculus spp.), il farfaraccio (Petasites hybridus) dalle grandi foglie ovate. Significativa anche la presenza di Scirpus lacustris nella varietà fluitans nel Botro degli Strulli.

Bibliografia:

Barazzuoli P. e Salleolini M., L’acqua: risorsa, rischio e pianificazione, in “La storia naturale della Toscana meridionale”, Milano, Pizzi Ed., 1993, pp. 173-246

De Dominicis V., La vegetazione, in Giusti F., La storia naturale della Toscana Meridionale, Milano, Amilcare Pizzi Editore, 1993

Pignatti S., Flora d’Italia, Bologna, Ed agricole, 1982

Fonti:

A.R.C.I. Pesca colligiano, Percorso storico-naturalistico “Sentierelsa”, ARCI Pesca, Arci Servizio civile, Colle di Val d’Elsa (Siena), 2002

Autore scheda: Serena Castignoni

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