La preziosa tessitura di Ugo Nespolo
Luogo: Museo della Contrada del Leocorno – Siena
Contrada: Contrada del Leocorno
Data/periodo: Nato nel 1941, autore del drappellone del 16 agosto 2007
Descrizione: Ugo Nespolo è un artista internazionale e un protagonista poliedrico del panorama artistico contemporaneo. Nato nel 1941 nella provincia piemontese e cresciuto a Torino, deve una parte importante della sua formazione al soggiorno a New York (dove risiede per molti anni ed ha lo studio) un ambiente particolarmente fertile dal punto di vista artistico nel quale è forte l’influsso delle avanguardie e della Pop Art; l’influenza americana, nelle sue infinite varianti, si ritrova non tanto nella tecnica e nel linguaggio, quanto nell’idea per cui l’arte che deve entrare nella vita, deve scendere in mezzo alla gente e compromettersi con la realtà; sensibile alla lezione di Andy Warhol e Roy Lichtenstein, ma anche all’esperienza vivida e fugace del Futurismo, Nespolo propone l’uscita dall’ambito troppo stretto del quadro per integrarlo con nuove espressioni estetiche che egli trova nel cinema, nel teatro, nella grafica pubblicitaria, nell’arredo, l’oggettistica etc e sperimenta tecniche nuove e materiali inconsueti, confrontandosi con tutti questi settori del pensare e del fare umano e lasciando tracce profonde in ognuno di questi ambiti. Fin dagli anni sessanta, rappresenta la tipica figura dell’artista postmoderno, che mescola e contamina cultura alta e cultura bassa in nome di un’arte non intellettualistica né divistica, che sappia parlare alla moltitudine della gente; e riesce a fare tutto anche divertendosi, con lo stesso sorriso che traspare spesso nei suoi ritratti fotografici.
Nel drappellone (“cencio”, come viene chiamato dai senesi) del 16 Agosto 2007 sono chiaramente palesate le sue idee, secondo una coerente e naturale conseguenza del suo modo di interpretare la vita e l’arte; New York come Siena, da questo punto di vista. Nespolo realizza un lavoro perfettamente comprensibile, nel quale non ci sono oscuri segni da interpretare , ma chiare immagini “da leggere”, in una rappresentazione rispettosa della tradizione e rivolta in maniera diretta allo spettatore; anche il palio di Siena è “arte per tutti”, in questo caso il popolo delle Contrade, secondo la metafora del grande comunicatore che conosce le esigenze del suo pubblico e sa rivolgersi a lui. Ecco quindi la lettura (apparentemente) facile di tutti gli elementi-icona della Festa senese: la Madonna, i cavalli e gli stemmi delle Contrade in rigoroso ordine verticale. Ma sulla seta nessuna pennellata per questo artista senza limiti che ha lavorato con un’abbondanza rara di tecniche: il drappellone è costruito come un arazzo, è il frutto di un sapiente e complicato intreccio di fili lavorati a telaio con una particolare tecnica che consente, manovrando trama e ordito, di ottenere forme assolutamente libere. Un’opera unica nel suo genere, comprensibile solo ad una osservazione molto ravvicinata, che ricorda la tavolozza colorata di molti suoi puzzle e richiama le immagini antiche delle vetrate piombate delle cattedrali. Il Palio degli innumerevoli fili di Nespolo è quindi un’opera d’arte dentro l’opera d’arte: è un lavoro emblematico dal punto di vista della rappresentazione per la sua impostazione iconografica chiara e dalle forti cromie, ed è anche fortemente innovativo per il recupero di un’antica tecnologia di tessitura mai usata e mai vista finora per questo tipo di incarico. Una perfetta sintesi tra tradizione e innovazione, tra arte e tecnologia, tra antico, moderno e postmoderno.
Bibliografia:
Nespolo al Palio tra cronaca e biografia, volume pubblicato in occasione della mostra ai Magazzini del Sale, Siena, Alsaba per conto de Gli Ori, 2007
Pallium, 1994/2007, a cura di Betti L.., Siena, Betti Editrice, 2007, p. 66
Autore scheda: Contrada del Leocorno, Simone Carloni
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