La Basilica di S. Francesco e la sua piazza

Luogo: Piazza San Francesco – Siena

Contrada: Nobile Contrada del Bruco

Descrizione: Per coloro che, giungendo in auto da fuori Siena, intendono raggiungere velocemente il centro della nostra città, per poterla visitare e poi, poter raggiungere il loro mezzo in poco tempo, il punto di approdo più indicato è, senza ombra di dubbio, il parcheggio denominato “S. Francesco” sito in Via B. Peruzzi.

Lasciata l’auto, utilizzando la scala meccanizzata, il visitatore riceve il benvenuto dalla “tabella di possesso” della nostra Contrada, posta sulla parete dello scatolare che protegge l’impianto ed al termine della scala, percorsa Via di Sinitraia, giunge in Piazza S. Francesco, fino al 1800 denominata “Prato di S. Francesco”; molti turisti, purtroppo, l’attraversano senza entrare nella Basilica che da il nome alla piazza e perdono l’occasione per ammirare opere d’arte, pietre tombali ed altre testimonianze storiche di notevole valore che questa contiene.
La Basilica e la piazza, non sono totalmente territorio della Nobil Contrada del Bruco; infatti, il Bando della Principessa Violante di Baviera, che dal 1729 ha stabilito i confini delle Contrade , riferendosi al territorio della Contrada gialla/verde e turchina, recita:…occupi mezza la Piazza avanti a detta Chiesa compresa solamente la Compagnia di S. Gherardo, e di lì retrocedendo s’attenga all’Arco a man destra….

Al Bruco, quindi, appartiene il lato sinistro del transetto della Basilica, la porzione di fabbricato contiguo, che era sede della Compagnia laicale di S. Gherardo ed il relativo spazio verde e la porzione alberata della piazza, adibita a giardini pubblici, luogo di ritrovo e divertimento per i bambini che abitano nelle vicinanze e di sereno incontro per i meno giovani.
Nel transetto sinistro si trovano la Cappella, denominata di S. Andrea, che custodisce le “Sacre Particole” (Ostie Consacrate che, dal 1730, si mantengono miracolosamente inalterate), con il mirabile altare opera di Lorenzo di Mariano detto il Marrina ( primi del 1500), la Cappella contenente l’affresco raffigurante la Madonna con Bambino, opera del 1400 di Jacopo di Mino ( altri la attribuiscono ad Andrea Vanni), la Cappella “Bandini” con gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti – Martirio dei Frati Francescani (1300), e Pietro Lorenzetti – Crocifissione (1300) e quella ove si custodisce un trittico raffigurante Gesù che consegna le chiavi a S. Pietro fra i Santi Giovanni e Caterina da Siena.

E’ importante ricordare che, il 26 maggio 1798, Siena fu colpita da un tremendo terremoto che produsse enormi danni al patrimonio immobiliare della città, oltre a provocare feriti e morti fra la popolazione: le zone di Ovile e Fontebranda, a causa delle precarie condizioni di stabilità delle abitazioni esistenti, furono le più danneggiate; i tessitori della zona di Ovile furono ospitati dai frati di S. Francesco e proseguirono la loro attività nella cripta dell’attuale Basilica.
Ogni anno, in occasione della “Festa Titolare” della Contrada, i contradaioli del Bruco, rendono omaggio alle “Sacre Particole”.
La piazza, è uno spazio di ritrovo importante, perché è una porzione cittadina, ampia ma, per certi aspetti, riservata e priva di pericoli, dove i bambini possono liberamente esprimere la loro esuberanza ed è bello vederli giocare con quella gioia e spensieratezza come facevano, negli anni ’50 del secolo scorso, i loro coetanei.
La piazza, nel pieno rispetto del Bando suddetto, viene completamente occupata dalla Contrada del Bruco, quando abbiamo la gioia di celebrare la Cena della vittoria del Palio.

Bibliografia:

Carli E., L’Arte nella Basilica di S. Francesco a Siena, Edizioni U. Periccioli, 1971

Autore scheda: Antonio Basili, Nobil Contrada del Bruco

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