Le leggende di Castelvecchio a San Gimignano

Luogo: Poggio del Comune

Comune: San Gimignano

Denominazione: Castelvecchio, Le Torracce

Data/periodo: Le prime fonti certe risalgono alla prima metà del XII secolo

Descrizione: Castelvecchio è situato nella zona del Poggio del Comune, tra Volterra e San Gimignano. Per la posizione strategica e isolata, il castello, di cui oggi non si conservano che pochi e suggestivi ruderi, non è mai stato espugnato, nonostante i numerosi assedi avvenuti nel corso dei secoli.

Come tutti gli antichi castelli, anche Castelvecchio è associato a leggende d’amore e di fantasmi. A Castelvecchio, il “castrum vetus” per antonomasia, basta mettersi seduti su una macina di frangitura abbandonata, bianca come tutte le pietre sparse, seguire con lo sguardo i resti delle costruzioni […] il castello si anima dei fantasmi che furono protagonisti delle alterne vicende: si vedono all’ingresso della fortezza, sulla torre del XV secolo, sul mastio, nella casa che ha gli sproni in pietra, nei due bastioni a nord e a sud, nella casa con torre, nella casa fortezza, nella canova, nella canonica, nella sacrestia, nella chiesa di San Frediano. Ed è per questa rievocazione della fantasia che non mancano le leggende. Ci sono per tutti i gusti. Tramandate da lontane generazioni, tutti le raccontano, per sentito dire. (Borghini, Pampaloni, Migliorini, si veda nella sezione “Documenti”).

Una delle storie più conosciute riguarda l’amore tragico tra una principessa e un cavaliere di ventura che, sfidato in duello dal padre di lei, lo uccide. Catturato, il giovane viene impiccato nella piazza davanti alla chiesa di San Frediano; la fanciulla, per il dolore, si getta dall’alto della torre del castello e, nelle notti di tregenda, il suo fantasma vaga nei dintorni in cerca di pace.

Un’altra leggenda riguarda la chioccia e i suoi dodici pulcini d’oro massiccio, che razzolano tra le rovine del castello nelle notti di plenilunio.

Documenti:

Leggende di Castelvecchio

Fonti:

Borghini B., Pampaloni E., Migliorini E., Le Torracce di Castelvecchio, disegni di B. Scali, bibliografia e grafici L. Giomi, dattiloscritto, Comune di Certaldo, s.d. (estratto disponibile nella sezione “Download”)

Note: Il sito ha due vincoli sulla base dell’Art. 5 della L. 364/1909: uno sui ruderi del castello (n. 00384849) e un altro sulla chiesa di San Frediano (n. 00384850). Inoltre la Regione Toscana, con decreto D.C.P. Si 38 del 21 marzo 1996, ha istituito nella zona la Riserva Naturale di Castelvecchio, dandola in gestione all’Amministrazione Provinciale di Siena. La riserva è divisa in due parti: la zona A, a carattere archeologico, e la zona B, a carattere faunistico e floristico. La visita al castello è vincolata alla richiesta di autorizzazione all’ente gestore; per informazioni sulle attività svolte a Castelvecchio e per le visite rivolgersi al Gruppo Storico di Castelvecchio (info@castelvecchioinvaldelsa.org).

Autore scheda: Marco Tabani

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