Treno Natura tra le Crete
Luogo: San Giovanni d’Asso, Asciano, Monte Antico
Comune: Asciano, Montalcino
Data/periodo: 1858
Descrizione: Le origini storiche della linea ferroviaria Asciano – Monte Antico, linea chiusa al traffico ordinario sulla quale è attivo il servizio Treno Natura, risalgono al 1858, quando il Governo provvisorio della Toscana, presieduto dal barone Bettino Ricasoli, decise la costruzione di una ferrovia che collegasse Siena alla Maremma. Fu deciso di includere in questo tratto anche il Monte Amiata, allo scopo di aumentare il bacino di utenza della ferrovia con un tracciato che percorresse le valli dell’Asso e dell’Orcia.
Il primo tronco ferroviario da Asciano a Torrenieri fu inaugurato nel 1865 insieme alla stazione ferroviaria e l’intera linea venne messa in esercizio il 27 Maggio 1872 con una grande cerimonia ufficiale, alla presenza del Ministro dei Lavori Pubblici (Maggi 2004).
Il tratto Siena Madonnina Rossa – Buonconvento – Monte Antico fu inaugurato nel 1927 e inglobò anche l’itinerario ferroviario della Befa, già in esercizio per il trasporto della lignite estratta dalle miniere di Murlo.
Un anno dopo la chiusura al traffico ordinario del tratto Asciano – Monte Antico, avvenuta nel 1994, la Provincia di Siena, in collaborazione con l’Università di Siena, l’associazione Ferrovie Turistiche Italiane, il Club Alpino Italiano, Italvapore e Ferrovie dello Stato dettero vita a un servizio organico di treni storici ad uso turistico attivo nelle domeniche di primavera e autunno. Il nome del servizio, Treno Natura, nacque da un’idea degli operatori del CNE (Centro Naturalistico Europeo). Da allora, ogni anno, i treni raggiungono diverse località e sono accompagnati da ferrovieri in pensione, docenti e ricercatori universitari e volontari.
Nella ferrovia turistica del Treno Natura, che si ispira ad altre esperienze di ferrovie-museo realizzate in Svizzera e in Gran Bretagna, si utilizzano littorine degli anni Cinquanta e, in alcune giornate, locomotive a vapore. Numerosi sentieri di trekking, progettati ad hoc, partono dalle stazioni raggiunte dal treno, arricchendo il percorso con escursioni che toccano i luoghi di maggior interesse. Altri itinerari, di tipo culturale, storico, naturalistico o gastronomico, permettono al viaggiatore di partecipare a passeggiate e visite guidate, degustazioni, mercati, eventi.
Dal punto di vista di un geologo, il Treno Natura è un ottimo “osservatorio naturale” attraverso le ere geologiche: si inizia dalle formazioni del Pliocene senese, osservabili nella zona della Madonnina Rossa, dove si vedono affiorare le sabbie, e si giunge a Rapolano Terme, con le sorgenti termali e i depositi di travertino; nella zona di Sant’Alberto sono osservabili strati di diaspro, una roccia derivata da depositi di gusci silicei di organismi abissali (i radiolari) che vivevano in uno oceano nel Giurassico circa 140 milioni di anni fa.
Per il naturalista il percorso si snoda invece in mezzo a ecosistemi diversi: si percorre infatti la zona delle Crete, con le piante alofite e le zone di nidificazione di uccelli rari come l’albanella minore e l’occhione; il ponte San Romano attraversa l’ecosistema fluviale dell’Ombrone, il secondo fiume della Toscana che qui, per la sua minima ampiezza, è chiamato “Ombroncino”; dopo Trequanda, il treno percorre le zone del torrente Asso, vocate alla coltivazione del tartufo bianco pregiato, detto anche “diamante della terra”.
Bibliografia:
Maggi S., Viaggio sul Treno Natura. Guida storico-paesaggistica con otto itinerari escursionistici, Amministrazione provinciale di Siena, Associazione Ferroviaria Val d’Orcia, Ferrovie dello Stato S.p.A. Trasporto Locale, Nuova Immagine Editrice, 2004
Autore scheda: Serena Castignoni in collaborazione con Annalisa Giovani
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!