Il paesaggio delle Crete

Luogo: Crete senesi

Comune: Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Montalcino

Descrizione: La prima rappresentazione pittorica delle Crete senesi risale alla fine degli anni Trenta del Trecento, quando Ambrogio Lorenzetti dipinse il celebre affresco sugli Effetti del Buon Governo in città e in campagna all’interno del Palazzo Pubblico a Siena. In questo affresco, l’artista rese il paesaggio del Senese protagonista della scena, dipingendolo in modo realistico con valli, campi coltivati, colline e contadini al lavoro.

Il nome “Crete”, che è sinonimo di “argille”, si diffuse nel XIX secolo, con lo sviluppo delle scienze naturali. Il termine denota in senso stretto l’area compresa tra Asciano, Monteroni d’Arbia, Buonconvento e San Giovanni d’Asso (Pedreschi, 1957).

Il paesaggio delle Crete può essere definito “geologico”, perché in questo territorio la componente geologica è la più riconoscibile e predominano i processi geomorfologici e fisici. Si tratta del risultato dell’azione dei processi erosivi sui terreni neogenici marini che si sono deposti nel Pliocene durante la fase di sommersione: il modellamento delle argille azzurre e delle sabbie sedimentate sul fondo dell’antico bacino marino ha poi dato origine a un ambiente collinare caratterizzato dall’alternanza di forme dolci (colline e valli) e forme aspre (calanchi e biancane), che crea una grande varietà di immagini e scorci.

Il paesaggio è segnato dalla presenza di siepi e filari di cipressi, che segnalano la presenza di pievi o grance. Gli sparsi poderi, che in questa zona raggiungono anche i 100 ettari, sono circondati da campi dove predomina la lavorazione “a rittochino”, che si sviluppa cioè lungo le linee di massima pendenza che facilitano lo scolo delle acque.

In questo habitat dagli equilibri geomorfologici ed ecologici molto delicati si è inserito l’elemento antropico. Come afferma Giovanni Guasparri, l’uomo con la sua attività agricola e pastorale, tradizionale risorsa economica di questi terreni, ha […] influenzato in maniera assai variabile, nel tempo e nello spazio, tali processi talora assecondandone le tendenze naturali, ma anche stravolgendo del tutto gli equilibri ambientali. I fattori antropici che più di altri hanno innescato l’erosione accelerata del suolo sono stati il disboscamento e lo sviluppo dell’attività pastorale con l’introduzione di un numero eccessivo di animali per unità di superficie (overgrazing).

L’azione di spianamento della Toscana meridionale ha preso avvio in maniera massiccia nella seconda metà degli anni Settanta, portando alla scomparsa di aree a calanchi e biancane. Nel 2009, ai fini della tutela del territorio, il Ministero dell’Ambiente ha dunque segnalato, all’interno dell’area delle Crete senesi, due ZPS (Zone di Protezione Speciale) di interesse comunitario (ai sensi della direttiva 79/409/CEE): quella delle Crete di Camposodo e Leonina (codice IT5190004) e quella di Monte Oliveto Maggiore e Crete di Asciano (codice IT5190005).

Bibliografia:

Bruscoli P., Il paesaggio nella rappresentazione artistica, in Castelnuovo Berardenga: Museo del Paesaggio, Fondazione Musei Senesi, Milano, Silvana Editoriale, 2012, pp. 23-42

Garzonio C. A., Il paesaggio dei terreni neogenici: calanchi, balze e biancane, in Paesaggi geologici della Toscana, Pisa, Regione Toscana e Pacini Editore, 2008, pp. 65-74 (online all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/-/conoscere-i-geositi)

Guasparri G., I lineamenti geomorfologici dei terreni argillosi pliocenici, in Giusti F. (a cura di), La storia naturale della Toscana meridionale, Cinisello Balsamo (Milano), Amilcare Pizzi Editore, edizione riservata Monte dei Paschi di Siena, 1993, pp. 89-91

Pedreschi G., Geografia agraria delle Crete senesi, in “Studi Geografici della Toscana”, sup. LXIII, 1957, pp. 123-167

Documenti:

Decreto-Ministeriale-19-06-09

Garzonio-Calanchi-e-biancane

Piani-di-gestione-di-13-SIR-della-Provincia-di-Siena

Decreto Ministeriale 19 giugno 2009: Elenco delle zone di protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE (G. U. 9 luglio 2009, n. 157)

Fonti: 

Realizzazione dei piani di gestione di 13 SIR della Provincia di Siena. Documento di avvio del procedimento, Allegato A alla Delibera di Consiglio Provinciale n. 79 del 18.10.2013, a cura del Servizio Aree Protette della Provincia di Siena

Note: Il paesaggio geologico delle Crete senesi presenta forme caratteristiche, le biancane e i calanchi, che per loro estrema vulnerabilità vengono tutelate dalla Regione Toscana (legge regionale 56/2000) e identificate come GIR (Geotopi d’Importanza Regionale), cioè forme naturali del territorio (di superficie o sotterranee), costituite da particolari emergenze geologiche, geomorfologiche e pedologiche, che presentano un rilevante valore ambientale, scientifico e didattico, la cui conservazione è strategica nell’ambito del territorio regionale.

Autore scheda: Serena Castignoni

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