I travertini di Asciano

Luogo: Asciano

Comune: Asciano

Descrizione: Il travertino è una roccia sedimentaria carbonatica che si forma quando acque termali, ricche di bicarbonato di calcio, perdono anidride carbonica, che è un gas volatile, e depositano per precipitazione il carbonato in eccesso. La precipitazione è prevalentemente chimica, mancando o essendo rare le forme di vita in grado di vivere a temperature elevate. La medesima precipitazione avviene anche per acque a temperatura ambiente, ma in questo caso la precipitazione incorpora la vegetazione che è in grado di vivere agevolmente in corrispondenza della sorgente. La deposizione del travertino è dunque legata alla presenza di sorgenti termominerali associate a particolari circuiti idrogeologici, dove le acque meteoriche, penetrando in profondità, si riscaldano e si arricchiscono di sostanze minerali. Il ciclo si chiude quando queste acque sgorgano in superficie, talora lungo delle fratture, dando origine a sorgenti.

La Toscana rappresenta una delle più importanti aree geotermiche al mondo. Nella nostra regione, infatti, sussistono particolari condizioni quali l’elevato flusso di calore che proviene dal sottosuolo e la presenza di rocce permeabili profonde, che costruiscono dei “serbatoi termici” per le acque meteoriche. Nella zona di Rapolano Terme esistono sorgenti termominerali conosciute fin dai tempi degli Etruschi, con temperature intorno ai 40 gradi centigradi. A queste sorgenti termali, caratterizzate da emissioni di anidride carbonica, è associata la deposizione di travertino prevalentemente di origine chimica (dato l’elevato contenuto in bicarbonato di calcio e altri sali disciolti).

Anche ad Asciano sono presenti dei depositi di travertino che, in gergo locale, viene definito “gallazzone”. Dal momento che in paese non vi è una sorgente alla quale ricollegare la provenienza di questo deposito, bisogna ricercare la sua origine altrove. Uno studio condotto presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Siena da un gruppo di ricerca guidato dal professor Armando Costantini ha portato alla luce importanti evidenze geologiche che collegano la presenza dei travertini di Asciano alle sorgenti termominerali nord-orientali di Serre di Rapolano. Nel Pleistocene medio superiore, le acque termali si riversavano nel piano del torrente Bèstina, formando zone paludose e lacustri. Poi, attraverso un emissario situato tra Poggiolo e Sant’Anna, le acque raggiungevano un’antica valle ubicata in corrispondenza del paese di Asciano, per poi raggiungere l’Ombrone. Questi depositi calcarei sono osservabili percorrendo l’itinerario della Lama, presso il bordo settentrionale dell’abitato di Asciano. I depositi sono di colore bianco-giallognolo, poco compatti. Il percorso corre lungo il corso del fiume Bèstina, dalla località di Sant’Ippolito fino alla zona del sistema delle gore e dei vecchi mulini. Lungo il tracciato si possono osservare diversi affioramenti di travertino, da quello più compatto della zona di Sant’Ippolito, con impronte di steli e fusti di piante (che prende il nome di “tufo calcareo”), fino al “gallazzone” che si trova sopra il travertino più compatto (il contatto tra le due litofacies è osservabile in corrispondenza di un’ansa del fiume).

I travertini di Asciano, anche se non largamente impiegabili come quelli più conosciuti di Rapolano, sono stati da sempre utilizzati come pietre da costruzione.

Bibliografia:

Bambini A. M. et al., Nuovi dati litostratigrafici e biostratigrafici sulla Scaglia Toscana nella Toscana meridionale (area di Rapolano Terme), in “Italian Journal of Geosciences”, Bollettino della Società Geologica Italiana e del Servizio Geologico d’Italia, vol. 128, n. 3, 2009, pp. 669-693

Bambini A. M. et al., Geologia dell’area di Rapolano Terme in Provincia di Siena (Appennino Settentrionale), in “Italian Journal of Geosciences”, Bollettino della Società Geologica Italiana e del Servizio Geologico d’Italia, vol. 129, n. 3, 2010, pp. 457-495

Barazzuoli P. e Salleonini M., L’acqua: risorsa, rischio, e pianificazione, in Giusti F. (a cura di), La storia naturale della Toscana meridionale, Cinisello Balsamo (Milano), Amilcare Pizzi Editore, edizione riservata Monte dei Paschi di Siena, 1993, pp. 218-230

Fonti:

I travertini di Asciano, scheda di riferimento GIL35, progetto di ricerca “I Geositi” della Provincia di Siena in Convenzione con l’Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze della Terra, responsabile scientifico Armando Costantini (archivio dei Geositi scaricabile alla pagina http://www.regione.toscana.it/-/conoscere-i-geositi; percorso: cartella “GeoSiti archivio”, sottocartella “Iconografia”, sottocartella “GIL35 I travertini di Asciano”)

Note: I travertini di Asciano sono stati segnalati tra i geositi della Provincia di Siena, in quanto testimoni di eventi della storia geologica della Toscana meridionale.

Autore scheda: Serena Castignoni

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