Chiesa delle Sante Flora e Lucilla a Montisi – Montalcino

LuogoMontisi – San Giovanni d’Asso

Comune: Montalcino

Denominazione: Cura, poiché fino al 1960 fu sede di una curazia 

Data/periodo: XIII  secolo 

Descrizione La chiesa romanica di Santa Flora e Lucilla, nel caratteristico borgo di Montisi, fu edificata nel XIII secolo.  Nelle decime degli anni 1278-1279, troviamo la più antica menzione alla chiesa: infatti allora faceva parte della giurisdizione della Pieve di Santo Stefano a Cennano e portava il nome di S. Flore de Monteghisi. La chiesa, in origine, aveva un’unica navata centrale con soffitto a travi a vista e priva di abside. Successivamente, a ridosso della parete di fondo venne posizionato un altare seicentesco sormontato dalla tela Gesù in Croce tra Santi della scuola del Salimbeni, in seguito spostata. Vi erano anche tre altari laterali, dedicati a Sant’Antonio da Padova, al Santissimo Nome di Gesù e alla Santissima Trinità. Il curato Girolamo Vigni, fortemente legato alla chiesa, propose, nel 1732, che l’interno della chiesa fosse “riammodernato” e restaurato. Furono così costruiti cinque nuovi altari in stucco, la cantoria con un organo positivo a sei registri e una nuova sacrestia. Circa un secolo più tardi, la nobile famiglia Mennucci Benincasa e lo stesso Granducato di Toscana finanziarono un secondo restauro, questa volta di carattere più strutturale che decorativo: infatti la chiesa venne ampliata con il transetto e l’abside, venne realizzata la volta a vela della navata e vennero edificati il campanile a torre e una sacrestia più ampia. Negli anni cinquanta del Novecento, l’ultimo curato Don Manfredo Coltellini venne definitivamente trasferito e così la curazia della Chiesa di Santa Flora e Lucilla fu retta in primo tempo dal pievano della Chiesa della Santissima Annunziata e successivamente soppressa: il territorio della curazia e i suoi fedeli confluirono così nella giurisdizione della pievania retta allora da Monsignor Elio Benvenuti. In anni più recenti, la chiesa è stata oggetto di piccoli interventi di restauro per il consolidamento del tetto e della facciata. 

Esternamente la chiesa non presenta peculiari caratteristiche: infatti con l’intervento di restauro del 2010, fu deciso di ricoprire interamente la facciata di intonaco bianco. Il prospetto è a capanna con cornicione superiore in pietra scolpito e sormontato da una semplice croce in ferro battuto. Sempre all’insegna della semplicità è il portale ligneo di ingresso sul quale sono dipinte due croci di malta e circondato da una cornice in pietra priva di decorazioni. Alla destra della chiesa si trova l’edificio della canonica e alle sue spalle, invece, si erge il campanile edificato nel XIX secolo. Frutto dei restauri del XIX secolo è la struttura a croce latina e l’unica navata suddivisa in quattro campate rettangolari ciascuna coperta con volta a vela e separate da archi a tutto sesto. Nella prima campata, a ridosso della controfacciata, vi è la cantoria settecentesca e  nelle due campate centrali, si trovano i quattro altari laterali in stucco. La navata centrale termina con l’abside a pianta quadrangolare e coperta con una volta a vela dove è posizionato l’altare maggiore in stucco. Il transetto ottocentesco, invece, termina da entrambe le parti con una profonda cappella coperta con volta a botte affrescata a cielo stellato.  

Bibliografia: 

AA.VV.,La chiesa di san Pietro in Villore ed altre emergenze architettoniche del territorio di San Giovanni d’Asso, Siena, Università degli Studi di Siena, 1981

Bargagli G., Petrucci F., Montepulciano, Chiusi e la Valdichiana Senese, Bergamo, 1932

Guiducci A. M. (a cura di), Le Crete Senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Collana i Luoghi della Fede, Milano, Mondadori, 1999

Prezzolini C.,Chiese di S. Giovanni d’Asso e Montisi in Età ModernainBullettino di Storia Patria XCII, Siena, Accademia Senese degli Intronati, 1985

Repetti E.Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, vol. 4, Firenze, 1833- 1846

Torriti E. (a cura di),Chiese, cappelle, edifici religiosi di Abbadia SicillePetroioCastelmuzioS.Anna in Camprena e Trequanda (con notizie sulle chiese di Montisi), Sinalunga, Tipografia Rossi, 1999

Links 

Sito di Cretesenesi 

Sito della Regione Toscana I Luoghi della Fede 

Autore scheda: Marta Mazich 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento