Collegiata di San Giovanni Battista a Chianciano Terme

Luogo: Chianciano Terme

Comune: Chianciano Terme

Data/periodo: La costruzione della chiesa risale al XIII secolo; fu restaurata nel XIX secolo

Descrizione: In origine la primitiva chiesa di Chianciano era ubicata fuori le mura, in località Petroio;  si trattava della Pieve di San Pietro, costruita sulle fondamenta di un tempio etrusco, utilizzato in seguito anche dai romani che lo dedicarono al dio Giano.  Più tardi, nel XIII secolo, venne edificata la Collegiata, entro le mura del paese, nel frattempo ampliate con una seconda recinzione, e vicino a quella che era allora la porta principale della città, porta San Giovanni.  I lavori di edificazione della nuova chiesa terminarono nel 1287. Allora si provvide ad ampliare e modificare definitivamente l’edificio, dotandolo dell’attuale facciata che, contraddistinta da uno stile romanico-gotico, presenta un portale strombato adorno di pilastrini a fascio e colonnette a spirale ed è sormontata dalla statua del patrono San Giovanni Battista, scolpita in marmo bianco nel XIV secolo. Internamente lo stile originario della chiesa si è perduto a causa di una serie di interventi di restauro.  Il primo intervento risale al 1809, quando furono individuati due livelli di pavimento in mattoni disposti a spina di pesce, forse collegabili alle più antiche fasi costruttive della chiesa.  Il successivo intervento, avvenuto tra il 1813 e il 1817, fu il più significativo, in quanto conferì all’interno della chiesa lo stile neoclassico tuttora visibile, secondo il progetto dell’architetto Luigi De Vegni.   

La chiesa ha una pianta a croce latina con un’unica navata. A sinistra entrando, in una piccola cappella è possibile osservare la sinopia dell’affresco raffigurante l’Assunzione della Vergine di un pittore senese della fine del XIV secolo appartenente alla scuola di Duccio di Buoninsegna (l’affresco vero e proprio è stato staccato, restaurato ed è visibile presso il Museo d’Arte Sacra della Collegiata).  Sopra l’ingresso, un pregevole organo cinquecentesco.  A destra un’urna con iscrizione etrusco- romana conserva dal 1503 le ceneri del Beato Paolo Salimbeni da Chianciano.  Tra le altre opere conservate all’interno della Collegiata rammentiamo l’affresco del XIV secolo raffigurante La Madonna del Castagnolo attribuito a Bartolo di Fredi (nella cappella sinistra del transetto); un reliquiario della Santa Croce del XVIII secolo, un affresco di un pittore senese del XVI secolo raffigurante il Presepe e la statua lignea del Cristo morto di Giuseppe Paleari (nella cappella destra del transetto).  Nel presbiterio un pregevole Crocefisso ligneo del Trecento.  In origine sopra l’altare maggiore si trovava la croce dipinta di Segna Bonaventura, oggi conservata nel Museo d’Arte Sacra.  Il Museo conserva anche il trecentesco polittico del Maestro di Chianciano, una volta collocato sulla porta di accesso alla sagrestia, e il dipinto con soggetto San Giovanni che regge Chiancianoopera di un ignoto pittore locale del XVI secolo, in origine posto a metà della navata presso l’altare di sinistra. 

Bibliografia: 

Abbati M., Chianciano Terme tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, Firenze, Octavo Franco Cantini Editore, 1997

Cesati F. (a cura di), Chianciano Terme, Firenze, Octavo Franco Cantini Editore, 1997

Faedda Galli A. M., Chianciano e le sue chiese, Chianciano Terme, s.e., 1984 

Faedda Galli A. M., Chianciano Terme. Memorie storiche immagini del presente, Sarteano, Edizioni Luì, 1986 

Reali S., Chianciano Terme. Un gomitolo di strade, Siena, Nuova Immagine, 2009

Fonti

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00360967 (compilata da R. Luconi, 1993)

Links:

Sito del Comune di Chianciano – Museo della Collegiata

Note: Nel 1308 La chiesa divenne sede vescovile quando il vescovo di Chiusi, Pietro IV, si rifugiò a Chianciano per fuggire l’aria malsana della palude. In quell’occasione ebbe il privilegio della cattedra vescovile. Nella Collegiata esiste ancora, intagliata in noce, la Cattedra o Trono vescovile. 

Nel 1674 il Vescovo M. Antonio Marescotti la elevò a titolo di Collegiata. 

Nel 1786 la chiesa fu onorata della visita del granduca di Toscana Pietro Leopoldo. 

Nel 1814 il Vescovo Giuseppe Pannilini confermò il titolo di Collegiata. 

Autore scheda: Elisa Laurini 

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