Teatro degli Oscuri a Torrita di Siena

Luogo: Torrita di Siena

Comune: Torrita di Siena

Data/periodo: 1763 

Descrizione:  Nel 1760, con il motto “ab umbra lumen” raffigurato simbolicamente con una lanterna chiusa che stava a significare “che si addiviene chiari ed oscuri, e che il vero (la luce), con fatica ritrovato, va gelosamente custodito” si costituì l’Accademia degli Oscuri di Torrita, fondata dalle personalità  emergenti e dagli intellettuali del piccolo centro sull’esempio delle grandi città. 

La scelta stessa del motto e la denominazione di “Accademia degli Oscuri” indicano gli intenti ambiziosi dei suoi promotori che auspicavano la ricerca del vero  attraverso  lo  studio delle scienze, della poesia e della letteratura. L’Accademia fu approvata dal Granduca Francesco I il 4 giugno 1763 a cui seguì nel 1764 anche l’ approvazione da parte dei Quattro Conservatori di Siena  e la redazione del regolamento dove si stabiliva che l’Accademia doveva essere composta di persone colte, di qualunque grado, amanti delle lettere, della recitazione, delle commedie e del teatro in genere e che la stanza dellAccademia doveva servire solamente per mettere in scena rappresentazioni di questo genere. Stanza che andava a formare il primo nucleo di quello che di lì a qualche decennio si sarebbe trasformato in vero e proprio teatro. L’attività  teatrale dell’Accademia iniziò alla fine del 1776 con la rappresentazione della ‘Zaira’ di Voltaire e una farsa a tre voci intitolata ‘I servi astuti’. Attori  della  tragedia e della farsa furono gli stessi accademici. A questa prima rappresentazione seguì a breve distanza di tempo la commedia intitolata ‘Il padre di famiglia’ seguita da un intenso periodo di attività teatrale. Fu nellAssemblea del 1823 che venne deciso di restaurare lantica stanza del teatro’, in modo da rendere decente la platea e decorare il palcoscenico. I lavori per il nuovo teatro, la cui realizzazione fu affidata all’ingegnere Mario Chietti, membro della Soprintendenza alla Conservazione del Catasto e del Corpo d’Ingegneri d’Acque e Strade, iniziarono solo nel l826; incaricando dell’esecuzione del progetto il Maestro muratore Ottavio Gorelli stabilendo che i lavori avrebbero dovuto concludersi prima dellinizio della stagione teatrale dello stesso anno.  

L’attività dell’accademia fu in questi anni molto intensa mediante le concessioni del teatro a svariate compagnie comiche, a giocolieri e burattinai, a privati per farvi feste da ballo e furono proprio questi anni a vedere la trasformazione della sala di pertinenza degli Oscuri in vero teatro perdendo la sua fisionomia originaria per divenire essenzialmente luogo di spettacolo. 

Questa evoluzione si intensificò col passare degli anni, conferendo nel 1859 un assetto definitivo al teatro con l’acquisto di luci e quinte e con la costruzione di palchetti ed un palchettone, e nel 1860 con l’apertura di una finestra per dare luce alla volta del teatro, la realizzazione di due camerini, di servizi igienici, di scenari e teloni. La ristrutturazione definitiva del teatro, come lo conosciamo oggi, fu eseguita nel 1866. Nellottobre di quell’anno fu infatti decisa la costruzione dei palchi oltre ai lavori di decorazione che furono seguiti dal cav. Carlo Mannucci Benincasa. 

Il 23 ottobre 1870 il teatro fu solennemente riaperto con un concerto di artisti di Siena e Torrita. Rinnovato il teatro fu avvertita anche l’esigenza di sostituire i Capitoli’ che avevano  regolato  l’associazione accademica dalla sua nascita con un nuovo Statuto e Regolamento dove si dichiarava che scopo dell’Accademia era di intrattenere con spettacoli teatrali, musicali e canori, e dove si stabiliva altresì una nuova suddivisione tra gli accademici in ‘palchettanti’, ‘postisti’, ‘fondatori’ e ‘semplici. 

Gli anni che seguirono furono in assoluto gli anni di maggiore attività dell’Accademia ed importante notare, in questa ottica, che in questi anni l’attività teatrale fu favorita anche dalla nascita a Torrita di importanti Società come la Filodrammatica “Felice Cavallotti” e la Filarmonica oltre alla Società  ricreativa ‘Le Stanze’ che spesso usarono il teatro per le loro rappresentazioni. 

Con l’inizio del nuovo secolo il teatro cominciò ad essere utilizzato anche per altri scopi che si discostavano dagli spettacoli veri e propri quali le conferenze politiche, le feste di carità e le lotterie per divenire poi sede anche del cinematografo, dove nel 1903 vi fu la prima proiezione.  

Con linizio della grande guerra dove i locali dellAccademia furono adibiti a servizi annonari e allassistenza delle famiglie dei militari e con i successivi cambiamenti politici, costretti anche dai molteplici debiti accumulati dopo gli accordi presi per la gestione del teatro con lOpera Nazionale Dopolavoro, gli accademici cedettero i locali al Fascio di Combattimento locale. Nella stipula di cessione furono stabilite delle condizioni dove si riportava che l’Accademia degli Oscuri cedeva in proprietà al Fascio di combattimento il suo teatro e i locali annessi compresi mobili e suppellettili, mentre il Fascio, in corrispettivo di tale cessione, si assumeva il pagamento di tutti i debiti dell’Accademia. Oltre agli aspetti di mediazione, la stipula di cessione riportava altri due importanti punti dove si stabiliva il perpetuo diritto per gli accademici ed i loro eredi dellutilizzo gratuito dei palchi e cosa più importante che il teatro avrebbe mantenuto loriginaria denominazione di ‘Teatro degli Oscuri’  

Il teatro, divenuto poi proprietà dello Stato, solo nel 1955 è stato acquistato dal Comune di Torrita di Siena che dopo accurati interventi di restauro, l’ultimo dei quali effettuato tra il 1980 ed il 1983, lo ha restituito ai cittadini tornando ad essere una sala destinata a spettacoli teatrali e musicali. 

Bibliografia:

AAVV, Teatri. Luoghi di spettacolo e accademie a Montepulciano e in Valdichiana, Editori del Grifo, Montepulciano, 1984, pp 291-306 

Links: 

Sito del Comune di Torrita 

Wikipedia 

Autore scheda: Linda Coppi 

 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento