Bagno Grande delle Terme di San Casciano dei Bagni
Luogo: San Casciano dei Bagni
Comune: San Casciano dei Bagni
Denominazione: Vasconi
Data/periodo: L’uso delle acque termali di San Casciano dei Bagni è noto a partire dal periodo etrusco-romano. Conosciute anche nel Medioevo, hanno visto un grande sviluppo sotto il Granducato di Toscana
Descrizione: La presenza di terme a San Casciano dei Bagni è documentata da testimonianze letterarie, reperti archeologici, dallo stabilimento termale. La vocazione termale del paese si ritrova anche nello stemma comunale con la rappresentazione di tre ragazze nude che si bagnano in acque salubri. La tradizione vuole che sia stato Porsenna a fondare le prime strutture per favorire l’uso delle acque termali. I Romani, veri cultori delle terme, si affidarono alle proprietà curative di queste acque che in quel periodo erano conosciute come Fontes Clusinae e nel Medioevo come Bagni Orvietani.
L’annessione di San Casciano dei Bagni al Granducato di Toscana, nel 1559, sotto Cosimo I dei Medici, favorì la ripresa delle terme tra il XVII e XVIII secolo. Nel 1607 il granduca Ferdinando II fece realizzare lo stabilimento termale detto Portico Grande sul luogo dove affiora la sorgente della Ficoncella. Nel 1769 Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena visitò San Casciano dei Bagni rimanendo molto colpito dalla quantità e dal calore delle acque. Nel 1798 Giorgio Santi, professore di Storia Naturale dell’Università di Pisa, descrisse in una relazione “le scaturigini di acque termali sì frequenti e sì copiose” che, “raccolte e ritenute, formano varie terme, onde la terra fu chiamata San Casciano dei Bagni”. Per primo il Santi fece una classificazione scientifica delle varie sorgenti e dette l’indicazione delle loro principali caratteristiche.
Si tratta di acque ipertermali, classificate per le loro caratteristiche chimico-fisiche, come solfato-calciche-magnesiache-fluorurate, indicate per la cura dell’apparato digerente, locomotore, respiratorio e cutaneo. Sgorgano da una quarantina di sorgenti con temperature comprese tra 24 e 43° C e con una portata d’acqua stimata in circa cinque milioni di litri al giorno, che fa collocare San Casciano dei Bagni al terzo posto in Europa.
Tra le sorgenti che sgorgano nella zona delle attuali terme ci sono l’Acqua del Portico (41,5° C), Ficoncella o Fegatella (37,5° C), Federico II (42,5° C), Doccia della Testa (42° C), che un tempo costituiva il Bagno delle Donne e Vapore, che rappresentava lo spazio destinato agli uomini.
Tra le sorgenti che nascono subito sotto il paese abbiamo Bagno Bossolo (38° C), Santa Lucia e Bagno Grande, la più ricca di tutto il complesso termale e sede delle antiche terme romane. Il Ghezzi, nel 1617, sostiene che: “Il Bagno Grande così di volgar nome, per il gorgo, o fluenza d’acqua che in esso sorge in mille zampilli, con bolle, che si elevano alla superficie e, frangendovisi con vaga vista, è una fonte d’Acqua chiara, e limpida, la cui caldezza è in grado assai eminente, sì come al Tatto vero giudice delle qualità prima si sente”.
Il Bagno Grande, fino alla prima metà del XIX secolo, era ornato con un bel portico e dotato di stanze dove erano praticate le numerose terapie legate alle proprietà curative di queste acque. L’acqua scendeva nella vasca dalle bocche di due teste di leoni scolpite su una delle due pareti. Attualmente confluisce in due grandi vasche di pietra, poco profonde, che raccolgono acqua ad una temperatura di circa 39° C, dove è possibile immergersi. Conosciute dalla gente del luogo con il nome di “vasconi”, sono ad accesso libero.
Bagno Bossolo, Santa Lucia e Bagno Grande sono raggiungibili da Piazza Matteotti, la piazza principale del paese, in pochi minuti di cammino attraverso un percorso pedonale a traffico limitato, lungo il quale è presente anche un’area adibita per il pic-nic. Il sentiero passa subito sotto il paese. Panoramico, illuminato con luce artificiale, permette di raggiungere anche dei piccoli orti ben curati, ciascuno con una casetta in legno utilizzata per gli animali, o come rimessa degli attrezzi. Tra gli orti, seguendo un piccolo ruscello che nasce da una sorgente termale, si giunge ad una cascatella, con una piccola conca d’acqua nascosta nel canneto, poi ad una grande vasca recintata ed infine ad un vecchio mulino per cereali, da tempo in disuso.
Una volta ammirate queste meraviglie, percorrendo un breve tratto in salita, lungo un sentiero sterrato, si giunge nel centro storico e si torna al punto di partenza.
Bibliografia:
Agostini G., Di Russo P.P., Russo M., Terme di Toscana, Firenze, Regione Toscana, 2001, pp. 138-140, 203-205
Anelli A., Innocenti N., Maccheroni P., Marcolongo R., Paolucci G., San Casciano dei Bagni e Cetona Sinalunga, Ente Provinciale per il turismo, 1987, pp. 14-15
Del Bufalo A., San Casciano dei Bagni. Storia, folclore e leggenda. Guida turistica, Catania, Pro-Loco San Casciano dei Bagni, 1996, pp. 24-28
Fuccelli A., Gengaroli G., Guastaldi A., Borghi e vicoli, Sinalunga, Cassa Rurale ed Artigiana di Chiusi, 1983, pp. 73- 74
Links:
Sito ufficiale del Consorzio San Casciano dei Bagni Terre e Terme
Sito ufficiale della Pro Loco di San Casciano dei Bagni
Autore scheda: Cristina Golini
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