Castello di Montegrossi – Gaiole in Chianti

Luogo: Montegrossi

Comune: Gaiole in Chianti

Denominazione: Montegrossi o Montegrossoli

Data/periodo: L’insediamento originario risale probabilmente al VII-VIII secolo, ma i primi documenti che citano con certezza il castello sono dell’XI secolo

Descrizione: Ridotto oggi allo stato di rudere, il castello di Montegrossi è da annoverare tra le più significative testimonianze architettoniche d’epoca medievale nel Chianti.

Il castello, situato su uno dei monti del Chianti, dominava gran parte del Valdarno superiore a nord, e del Chianti a sud, estendendo il suo sguardo sui territori senesi e sul bacino dell’Ombrone fino a Radicofani, al monte Amiata e alla Maremma grossetana.

L’insediamento originario risale probabilmente al VII-VIII secolo, ma la località dove sorge si trova ricordata per la prima volta nel 1007 in una pergamena della Badia di Coltibuono, poi nel 1033 come luogo dove venne stipulato un contratto di compravendita, e come castrum nel 1083.

Feudo dei Firidolfi, sostenitori della causa ghibellina e fedeli al marchese Ugo di Toscana, in quanto base preziosa per i propri nemici e sede del castellano imperiale, il castello fu ripetutamente al centro delle mire di Firenze.

Nel 1172 i fiorentini, approfittando della sconfitta subita da Cristiano, arcivescovo di Magonza e cancelliere dell’impero in Toscana, presero e distrussero il castello, imponendo ai Firidolfi di cacciare il legato imperiale. I Firidolfi però riuscirono a tornare in possesso del castello e lo fortificarono di nuovo, respingendo i successivi tentativi di attacco dei fiorentini.

Ai piedi di Montegrossi scorreva un tracciato viario di primaria importanza che, oltre a collegare il Chianti con il Valdarno, era usato per l’approvvigionamento alimentare di Firenze. Nel 1182 un trasporto di cinquanta muli carichi di grano proveniente dall’aretino e diretto a Firenze venne assalito dai Firidolfi. Per i fiorentini, gravati in quel momento da una severa carestia, l’attacco fu l’espediente per tornare ad assalire Montegrossi, distruggendo questa volta il castello fin dalle fondamenta.

Nel 1185 i Firidolfi, tornati in possesso del castello, lo cedettero all’imperatore, che ne fece uno degli anelli principali della catena di fortificazioni imperiali che da Fucecchio, per San Miniato e Semifonte, giungeva fino al Chianti. Tuttavia nel 1198, ai tempi della lega Tuscia dei comuni toscani contro l’Impero (dieta di S. Genesio), la Repubblica fiorentina conquistò definitivamente Montegrossi, vi insediò un castellano, Ugolino Scolari, e pose a guardia del castello una adeguata guarnigione.

In alcuni documenti del XIII secolo, tuttavia, Montegrossi è citato più volte in vertenze sui confini tra Siena e Firenze e sembra che i Firidolfi vi facessero di nuovo la loro comparsa. A quel momento si era tuttavia in presenza, secondo alcune ricostruzioni storiche, di due distinti nuclei abitativi, un “Montegrossoli del Castelvecchio”, corrispondente al primitivo insediamento, e un “Montegrossoli dei Firidolfi”.

Il castello, posto in una posizione strategica che permetteva di dominare insieme il Chianti e parte del Valdarno superiore, continuò anche negli anni successivi ad essere fatto oggetto degli assedi degli eserciti nemici della Repubblica fiorentina e fu occupato per due volte: nel 1478, dagli aragonesi durante la seconda invasione del Chianti, e nel 1530 dalle milizie di Carlo V. In quest’ultima occasione l’esercito imperiale invase il castello e lo demolì, uccidendo ogni suo difensore.

“Ridotto a casale” nell’Ottocento – secondo quanto ci ricorda il Repetti – oggi del fortilizio rimangono, allo stato di rudere, i resti del cassero: una costruzione a pianta rettangolare con una importante torre di avvistamento su di un angolo.

Le porte, alcune delle quali parzialmente interrate, presentano archi estradossati a sesto acuto, rotti da architravi poggianti su mensole.

Bibliografia:

Cammarosano P,. Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006, pp. 255-256

Cammarosano P., Passeri V., Città, borghi e castelli dell’area senese grossetana, Siena, Amministrazione provinciale di Siena, 1984.

Casabianca A., Guida storica del Chianti, Firenze, Tipografia Giuntina, 1970

Francovich R., I castelli del contado fiorentino nei secoli XII e XIII, Firenze, Edizioni CLUSF, 1976, p. 110

Moretti I., Stopani R., I castelli dell’antica Lega del Chianti, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1972, pp. 120-121

Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, 1833-1846

Righi Parenti G., Guida al Chianti. La terra il vino i castelli, Milano, SugarCo, 1977

Righi Parenti G., La storia del Chianti, Siena, Edizioni Periccioli, 1980

Stopani R. (a cura di), Montegrossoli e Semifonte: due capisaldi della politica imperiale nella Toscana del XII secolo, Centro di studi chiantigiani “Clante”, 1993

Autore scheda: Eleonora Belloni

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