Il Conte Guido Chigi Saracini
Luogo: Via Camollia, 85 – Siena
Contrada: Contrada Sovrana dell’Istrice
Settore riferimento: Musica
Data/periodo: 1880-1965
Descrizione: Il Conte Guido Chigi Saracini nasce a Siena, nelle Masse del Comune, l’8 marzo 1880, da Antonio Chigi e Giulia Griccioli. Educato presso il collegio “La Querce” a Firenze, si iscrive nella medesima città al Conservatorio “L. Cherubini”. Sposa Bianca Kaschmann nel 1905.
Lo studio del violino dovrebbe essere il completamento formativo di Guido, ma sfortunate vicende familiari stravolgono le prospettive di vita dello stesso. Nel 1906 lo zio Fabio, primo erede dei Chigi e ultimo discendente dei Saracini, muore in un incidente di caccia. La responsabilità dell’ingente patrimonio di famiglia ricade sulle spalle del ventiseienne Guido. In linea con la sensibilità artistica dei suoi avi, decide di amministrare le proprie risorse e spendersi in progetti socio-culturali inerenti la musica. La prima iniziativa dell’appena insignito Conte, come finanziatore, è il “Quintetto Senese per archi e pianoforte”, nel 1908. Primo violino è il futuro collaboratore Piero Baglioni.
Nel 1913 patrocina una celebrazione in onore di Giuseppe Verdi, nella Basilica di San Francesco, coordinata dall’amico Arrigo Boito.
Lo scoppio della Grande Guerra spinge il Conte a due decisioni significative. Prima riesce ad organizzare un ricovero per convalescenti nella sua villa di Castelnuovo Berardenga. Poi si arruola volontario e trascorre due anni al fronte. Ritorna a Siena nel 1917, congedato per le ferite riportate in servizio. Riprende la sua attività di imprenditore e concepisce il progetto di trasformare Siena in avanguardia musicale.
In parallelo, accetta il ruolo di Priore della Contrada Sovrana dell’Istrice nel 1919 ed è confermato fino al 1937.
Il palazzo Chigi-Saracini, già Marescotti, è restaurato dall’architetto e pittore senese Arturo Viligiardi. Il termine dei lavori porta alla luce un edificio su misura del Conte. Maestoso, ricco di opere d’arte e suggestioni come il sorprendente Salone dei Concerti. Nel 1923 l’inaugurazione dei nuovi locali coincide con la costituzione della stagione concertistica Micat in Vertice, motto della famiglia Chigi.
Il Conte è nominato nel 1927 Rettore del Magistrato delle Contrade. Vi resta fino al 1964. Nel 1928 accoglie nel suo palazzo il VI festival della Società Internazionale di Musica Contemporanea. La scelta di politica culturale è lungimirante e propedeutica ai successivi progetti. Nel 1932 nascono i primi corsi di perfezionamento dell’Accademia Musicale Chigiana, la più preziosa e significativa creatura realizzata per volere del Conte. Nel 1939 nasce la “Settimana Musicale Chigiana”, scena che raccoglie i progressi degli studenti, la riscoperta di vecchie opere ed il lancio di musica contemporanea. A seguito di ricorrenti crisi, nel corso degli anni Cinquanta sorge la necessità di stabilizzare economicamente l’Accademia. Nel 1958 il Conte concede di erigere a fondazione l’istituto, in accordo con la banca Monte dei Paschi. Muore il 18 novembre 1965 a Siena.
Bibliografia:
Baldi E, Lazzeroni F., Testi M. G., Valacchi F., Edizione Speciale nel 25° anniversario dalla scomparsa del Conte Guido Chigi Saracini, “L’Aculeo”, periodico della Contrada Sovrana dell’Istrice, anno XI, n. 5, Siena, 1990
Burchi G. e Catoni G. , La Chigiana di Siena. Guido Chigi Saracini e la sua Accademia musicale, Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, 2008
Carletti S., Minuzie di vita del Conte, in “Il Carroccio”, n. 163, Siena, Carlo Cambi Editore, 2013
Falorni M., Il Conte Eterno, in “Il Carroccio”, n. 45, Siena, Carlo Cambi Editore, 1993
Frittelli U., I Chigi Vol. II, Siena, Stab. Arti Grafiche Lazzeri, 1922
Mancini C., Nascita e Sviluppo dell’Accademia, in “Il Carroccio”, n. 163, Siena, Carlo Cambi Editore, 2013
Note: Una parte dei locali del museo della Contrada Sovrana dell’Istrice furono donati alla stessa dal Conte Guido Chigi Saracini nel 1932. Essi facevano parte del Palazzo Chigi in via Camollia, residenza adolescenziale del Conte. I locali dell’attuale Circolo “Leone” furono donati alla Contrada Sovrana dell’Istrice dal Conte come lascito testamentario.
Autore scheda: Contrada Sovrana dell’Istrice, Luigi Franchi e Federico Masti
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