Riserva del Bosco di Sant’Agnese a Castellina in Chianti

Luogo: Riserva Naturale Bosco di Sant’Agnese

Comune: Castellina in Chianti

Descrizione: La Riserva del Bosco di Sant’Agnese comprende un territorio di 271 ha nel comune di Castellina in Chianti . Rientra nel sistema delle Riserve Naturali delle Provincia di Siena in quanto caratterizzata dalla presenza di habitat, flora e fauna sottoposti a tutela. In questa area, infatti, si trova una cipresseta naturale introdotta circa 10 secoli fa che si è diffusa e riprodotta naturalmente. E’ composta da esemplari di cipresso sia della forma horizontalis (con rami a palchi e divaricati e chioma ampia) sia della forma pyramidalis (a rami eretti appressati al tronco e chioma strettamente affusolata). Il cipresso (cupressus sempervirens), specie originaria dei paesi mediterranei orientali (isole dell’Egeo) ed importata in Toscana molto (probabilmente) dagli etruschi, è diventato uno dei simboli del paesaggio toscano. In quest’area vive su terreni formatisi sul complesso dall’Alberese cioè da rocce a predominanza calcareo marnosa. Si trovano qui cipressete pure di solo cipresso, cipressete su gariga che si sviluppano nelle aeree a maggiore pietrosità e pendenza utilizzate in passato per il pascolo ovino. In questi pendii lo strato erbaceo è costituito da Lavanda (Lavandula latifoglia) che durante la fioritura forma delle belle macchie di colore viola. Vi sono anche altre tipologie rupestri: la Staehelina dubia, conosciuta con il nome di pennellini, mentre vicino al bosco il cisto (cisto monspeliensis ) dalle foglie allungate ed appiccicose ed il C. Incanus tipica pianta che si diffonde in seguito ad incendi o tagli del bosco.

Nelle zone basse di versante dove si ha maggiore accumulo di suolo, si trova una prateria composta da altre tipologie come il Bromus erectus, timo, ed altre specie. La cipresseta su macchia resta comunque la tipologia predominante e, in questo caso, il cipresso si mescola con le specie tipiche dell’area mediterranea come il corbezzolo (arbutus unedo)dai frutti rossi che maturano insieme ai fiori dell’anno successivo.

Il nome latino (Unaedo) che significa “ne mangio solo una” deriva probabilmente dalle caratteristiche astringenti del frutto, da cui il “consiglio” di mangiarne uno solo. Poi troviamo il leccio, il Lillatro, la Salsapariglia e l’Erica arborea.

Tra le specie faunistiche troviamo il Torcicollo (Jynx torquilla) mangiatore di formiche che, a causa della intensificazione delle pratiche agricole che ha portato ad una diminuzione dei formicai, è diventato specie particolarmente protetta. Poi troviamo il Picchio Verde (Picus Viridis) che non è solo verde ma ha la testa ornata di piume rosse, e la ghiandaia. Tra i mammiferi è presente la donnola che, prima dell’introduzione del gatto domestico (I – IX sec. d.c.) veniva utilizzata, insieme all’ermellino, per eliminare i topi che infestavano i cortili. Poi la volpe e l’istrice quest’ultimo considerato una specie strettamente protetta. Tra i rapaci sono presenti lo sparviero, l’Allocco dal verso ululante e lamentoso, la Poiana, il Gheppio, il Gufo comune. Infine da segnalare la presenza di alcune rare orchidee presenti nella Riserva ed in altre poche aree della Toscana.

Bibliografia:

Boitani L., Morini P., Pinchera F. (a cura di), Valutazione faunistica, proposta di regolamento, zonizzazione e monitoraggio ambientale, in Sistema delle Riserve Naturali di Siena e Grosseto – Riserva Naturale Bosco di S. Agnese – Piano di Gestione, Amministrazione Provinciale di Siena, 2004, pp. 17 -33

Ceccolini G., Cenerini A. , Toscana Parchi ed aree protette, Roccastrada (GR), Editrice “il mio Amico, 2004, pp. 176-177

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Documenti: 

Atlante delle orchidee della provincia di siena

Sentieristica

Link:

Riserva Naturale bosco di Sant’Agnese

Note: Nella riserva è stata segnalata la presenza di una specie rara di orchidea, l’Orchidea di palude (Anacamptis laxiflora) che è stata trovata anche sul Monte Amiata. E’ una pianta alta dai 20 ai 60 cm dai fiori porporini. L’Habitat è rappresentato da prati umidi ed aperti ad una quota compresa tra 300 e 1000 m. La fioritura è in Aprile, Giugno.

Autore scheda: Castignoni Serena