Il borgo di Bagnaia – Murlo

Luogo: Bagnaia

Comune: Murlo

Data/periodo: L’agglomerato urbano con la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio esisteva già nell’VIII secolo, l’attuale struttura della chiesa risale alle modifiche apportate nel tempo e particolarmente nel Settecento, gli edifici circostanti sono stati restaurati per accogliere il Resort La Bagnaia

Descrizione: Nello splendido paesaggio delle colline della Val di Merse, il Borgo la Bagnaia è costituito da una serie di edifici di origine medievale. La struttura che più di tutte conserva i caratteri architettonici originali è la chiesa intitolata ai Santi Vincenzo e Anastasio. La chiesa, di piccole dimensioni, è citata nei documenti a partire dal 730, quando fu concessa al Monastero di Sant’Egidio di Siena dal gastaldo Warnefrido che insieme all’edificio sacro donò terreni e mansi adiacenti a Bagnaia. E’ grazie a queste notizie documentarie che possiamo ipotizzare l’esistenza del borgo già prima dell’anno Mille. La chiesa di Bagnaia è ricordata suffraganea della chiesa di Rosia e nel secolo successivo, quando la Val di Merse registrò una brusca diminuzione della popolazione, fu accorpata alla parrocchia di Filetta, di Stine e di Noceto.

Dalle relazioni delle visite pastorali della seconda metà Cinquecento sappiamo che la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio e le strutture adiacenti erano in buono stato. Nel 1574 il proprietario del borgo era il cardinal Alessandro Bichi che in quel luogo istituì la Congregazione della Santissima Annunziata, rimasta attiva fino alle soppressioni granducali del 1785. I Bichi, che dal Cinquecento considerarono la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio come chiesa di famiglia, si preoccuparono della manutenzione e la dotarono di suppellettili e ornamenti. Tale cura e dedizione da parte della famiglia Bichi è rimasta almeno fino ai primi dell’Ottocento, quando il Brogi ricorda l’edificio delizioso e assai elegante. La chiesetta mantiene la pianta a base rettangolare, muri in filetto di pietra e forme tipiche dell’architettura romanica, con il tetto a capanna e una monofora in facciata. E’ ancora consacrata e ben curata negli interni, è officiata con regolarità, nonostante non vi sia presente con regolarità il parroco.

Bibliografia:

Cammarosano P., La nobiltà del senese dal secolo VIII agli inizi del secolo XII, in “Bullettino Senese di Storia Patria”, LXXX-VI, 1979, pp.7-48

Filippone M., Il territorio di Murlo e le sue chiese, una storia lunga mille anni, Siena, Nuova Immagine, 1994, pp. 36-39

Merlotti G., Relazione storica di tutte le moderne e antiche parrocchie della campagna nella presente Diocesi di Siena e di ciò che più notevole si riscontra nella loro giurisdizione parrocchiale tratta per lo più da originari documenti inediti conservati in diversi archivi per cura del sacerdote pievano Giuseppe Merlotti poste per ordine alfabetico, 1881 (Archivio Arcivescovile di Siena, Manoscritti 6534, c. 41 r)

Romagnoli E., Vedute dei suburbi di Siena, Siena, Betti Editrice, 2000, p. 149

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n.00384934 (compilata da A. Munzù, 1994)

Note: In passato chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio era molto frequentata dagli abitanti delle zone limitrofe che vi si recavano soprattutto durante la seconda domenica di maggio, in occasione della festa del Beato Franco Grotti,  a cui è intitolato un Romitorio nel bosco limitrofo a Bagnaia. L’antico borgo, oggi di proprietà privata, ospita un Resort cinque stelle con SPA e nel parco adiacente agli edifici sono stati creati ampi campi da golf. Le strutture sono state restaurate.

Autore scheda: Irene Sbrilli