La Riserva Naturale del Bogatto
Luogo: Val d’Orcia
Comune: Montalcino
Data/periodo: Istituita nel 2008
Descrizione: La Riserva con una superficie di ettari 586 è stata istituita nel 2008 con lo scopo di creare una continuità con la Riserva Naturale Basso Merse, confinante, e garantire così una migliore protezione agli importanti ambienti fluviali dell’Ombrone che comprendono un tratto di circa 5 chilometri del fiume.
Le quote oscillano da circa 500 m s.l.m. nella parte più alta del versante, fino a 100 m s.l.m. in corrispondenza della piana dell’Ombrone presso il Podere Galampio. Il substrato geologico è caratterizzato uniformemente dall’affioramento del flysch argillitico della formazione delle argille con calcari palombini, appartenente alla Serie Ligure e al piede del versante prevalgono in modo piuttosto esteso depositi detritici. Il nucleo principale della riserva naturale di Bogatto è caratterizzato da macchia mediterranea di cui le essenze principali sono corbezzolo, leccio, fillirea, erica arborea, erica scoparia, mirto e brugo. Inoltre la riserva è caratterizzata dalla presenza di alcuni esemplari di quercia da sughero. L’altra caratteristica importante della riserva è stata, in passato, l’attività di rimboschimento con prevalenza di pino marittimo e pino domestico con una copertura considerevole di quasi 300 ettari che risale agli anni ’60-70 del Novecento quando questi impianti furono realizzati allo scopo di recuperare le pendici, degradate da ripetuti incendi dovuti soprattutto al passaggio delle locomotive a vapore nella ferrovia sottostante.
I boschi presenti rappresentano l’habitat ideale per specie di ambiente forestale (cinghiale, istrice, volpe, puzzola, tasso e alcune specie di chirotteri), ma non mancano specie legate agli ambienti ecotonali (es. succiacapre e tottavilla). Importante anche la fauna dell’ambiente fluviale e dei torrenti, con specie ittiche e anfibi endemici. La riserva presenta anche una superficie agricola non trascurabile che si concentra nel fondovalle dell’Ombrone con circa 26 ettari di seminativi e circa 8 ettari di vigneti, ma l’importanza della zona risiede soprattutto nella sua bassa antropizzazione e nello scarso disturbo da parte dell’uomo che permette la presenza di numerose specie faunistiche.
Documenti:
Bibliografia:
Servizio Risorse Faunistiche e Riserve Naturali – Amministrazione Provinciale di Siena, Sintesi descrittiva delle nuove Riserve Naturali, Siena, 2008
Autore scheda: Raffaella Smaghi
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