Il cipresso nella Val d’Orcia

Luogo:  Val d’Orcia

Comune: San Quirico d’Orcia

Denominazione: Cupressus sempervirens

Data/periodo: Il cipresso è stato introdotto nei paesi del bacino del Mediterraneo e in Italia probabilmente prima o durante l’epoca romana

Descrizione: Il cipresso è un pianta antichissima che deve il suo nome al mito di Ciparisso giovane amato dal dio Apollo. La sua presenza in Toscana risale a diversi secoli prima di Cristo quando fu importata dall’Asia Minore ed era particolarmente  amato dagli etruschi fino ai dai pittori del rinascimento che lo anno immortalato in indimenticabili opere. Questa sorta di venerazione tramandata nei secoli a portato il cipresso a divenire un elemento caratteristico delle strade, dei confini di proprietà, dei  poderi  e delle colline della Val d’Orcia. Particolarmente suggestivi ed emblematici i Cipressini di San Quirico d’Orcia, gruppo in cipressi in mezzo alle colline spoglie che hanno suggerito ogni sorta di leggenda e dicerie anche se la loro storia e legata al  roccolo di caccia, ovvero un boschetto creato dai cacciatori per catturare gli uccelli. Tale immagine evoca una campagna incontaminata, antiche tradizioni, tranquillità è bellezza, emozioni che sono state lungamente sfruttate a livello pubblicitario da attività di ogni tipo in Italia ed all’estero ma recentemente  un regolamento comunale regolamenterà l’utilizzo e lo sfruttamento di riprese e fotografie e scopo commerciale dei cipressini e  di altre località paesaggistiche ormai famose nel modo.

Bibliografia:

AA.VV., Val d’Orcia Patrimonio dell’Umanità, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2012

Autore scheda: Raffaella Smaghi

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