Consorzio del Vino Orcia Doc

Luogo: Val d’Orcia, Crete senesi

Comune: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda

Data/periodo: Dal 2000

Descrizione:  La Doc Orcia nasce il 14 febbraio 2000 grazie alla tenacia di alcuni produttori che fondano anche il Consorzio del vino Orcia con lo scopo di tutelare e promuovere l’immagine del vino e del suo territorio. Protagonista indiscusso dei vini Orcia è il sangiovese. Questo nobile vitigno è il fil rouge che lega la nostra enologia. Il consorzio svolge anche un’intensa attività culturale che culmina ogni anno, a settembre, nel “Divin Orcia”, convegno sul vino e il suo territorio. La zona di produzione della Doc Orcia si trova tra quella del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano, uno dei territori più importanti per la produzione dei grandi vini. Dodici sono i comuni compresi nella Doc Orcia: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Trequanda.
Inoltre, parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita.
I vini Orcia  sono i seguenti:

ORCIA ROSSO. Sangiovese ( minimo 60%) più altri vitigni autorizzati dalla Regione toscana ma non aromatici. Entra nel mercato il 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia.

ORCIA ROSSO RISERVA. Il vino a denominazione di origine controllata Orcia, sottoposto ad invecchiamento per un periodo non inferiore a 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno, ha diritto alla menzione “riserva”.

ORCIA SANGIOVESE. Sangiovese  minimo 90% : possono concorrere alla produzione di detto vino, da sole o congiuntamente, fino ad un massimo del 10% le uv4e provenienti dalla varietà Canaiolo nero, Colorino, Ciliegiolo, Foglia tonda, Pugnitello e Malvasia nera.

ORCIA SANGIOVESE RISERVA. Il vino a denominazione di origine controllata Orcia Sangiovese, sottoposto ad invecchiamento per un periodo non inferiore a 30 mesi, di cui almeno 24 in botti di legno, ha diritto alla menzione riserva.

ORCIA ROSATO. Sangiovese (minimo 60%) più altri vitigni autorizzato dalla Regione Toscana ma non aromatici.

ORCIA BIANCO. Trebbiano toscano (minimo 50%) più altri vitigni autorizzati dalla Regione Toscana ma non aromatici. Entra sul mercato il 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia.

ORCIA VIN SANTO. Trebbiano toscano (minimo 50%) più altri vitigni autorizzati dalla Regione toscana ma non aromatici. Le uve scelte accuratamente sono sottoposte ad appassimento naturale ed ammostate tra il 1° dicembre dell’anno di raccolta e il 31 dicembre dell’anno successivo. Invecchiamento obbligatorio per almeno tre anni nei tradizionali caratelli.

Autore scheda: Val d’Orcia s.r.l.

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