Chiesa dei Santi Stefano e Degna a Castiglione d’Orcia

Luogo:  Castiglione d’Orcia

Comune: Castiglione d’Orcia

Data/periodo: XVI-XIX secolo

Descrizione: La chiesa di Santo Stefano, collocata all’interno delle mura castellane ereditò la funzione plebana e il titolo di Santa Degna dalla vecchia chiesa che era ubicata “fuora della terra…, lontana circa 200 passi” (Gherardini). Distrutta per ampliare il camposanto nel 1787 fu quindi riunita a quella di Santo Stefano. La chiesa fu consacrata il 22 settembre del 1566, da Francesco Maria Piccolomini vescovo di Pienza e Montalcino, come documenta una lapide posta sulla parete interna sinistra. Mancano però documenti che possano permettere un’ esame più approfondito della sua architettura originaria.

La facciata, che appare come la parte più originale e meglio conservata dell’edificio, è in bozze di trachite ed è scandita da due lesene angolari e da due lesene più sottili al centro che racchiudono un piccolo occhio rifatto in epoca successiva. Al centro un portale cinquecentesco in arenaria ha scolpiti nello spazio racchiuso fra l’arco e le due lesene decorate a candelabre, che sorreggono il timpano, due stemmi: a destra un castello (emblema del comune di Castiglione) e a sinistra un’ arme nobiliare. Questi elementi architettonici sono collegati a forme rinascimentali senesi maturate fra il Quattro e Cinquecento per cui la chiesa è databile alla prima metà del secolo XVI. L’attuale aspetto dell’interno, con impianto a croce latina, è il frutto di lavori di restauro eseguiti negli anni 1891-1892 quando venne ampliato il presbiterio e vennero costruite le due cappelle laterali al termine dell’unica navata: quella del Santissimo Sacramento a destra e quella della Madonna delle Grazie a sinistra.

Le pareti interne sono ornate da affreschi e opere provenienti dalle chiese di Castiglione e Rocca d’Orcia. Sul primo altare a destra è stata collocata una tela proveniente dalla Chiesa della Madonna di Manno a Rocca d’Orcia raffigurante il Padre Eterno circondato da angeli e in piedi San Francesco e Santa Caterina da Siena; in ginocchio San Pietro e San Giovanni Battista l’opera di ignoto pittore senese del XVII sec. contiene al centro un vuoto dove è riprodotta la parte centrale di un affresco quattrocentesco. Sulla stessa parete una tela di grandi dimensioni con la scena della Crocifissione con i Santi Maria Maddalena, la Vergine, Giovanni, Francesco e Antonio Abate è opera del fiorentino Fabrizio Boschi ( 1572-1642).

Nel presbiterio nella parete di sinistra si trova una grande pala d’altare che raffigura la Madonna in trono col Bambino e i Santi Sebastiano, Rocco, Fabiano papa e Macario opera del senese Giovanni di Bartolomeo Alberti. Nell’Archivio storico del comune si conserva l’atto di commissione dell’opera per una cappella della chiesa datato 6 dicembre 1531. Del pittore poco si sa e di cui ad oggi si conosce solo quest’opera. Nella cappella di sinistra, inaugurata il 17 agosto 1913 è collocata la tavola della Madonna col Bambino di Pietro Lorenzetti venerata con il titolo di “Madonna delle Grazie”. Il dipinto è uno dei capolavori dell’artista senese databile tra il 1310 e il 1315 dove il bambino è rappresentato nell’atto di instaurare un colloquio con la madre. La cancellata in ferro battuto venne realizzata da Luciano Zalaffi nel 1903.

Proseguendo si trova una tela di Vincenzo Rustici (1557-1632) raffigurante la Madonna del Rosario con i Santi Domenico, Caterina da Siena, Simeone e Caterina d’Alessandria. Nelle due arcate che chiudono la parete di sinistra sono visibili due affreschi rinvenuti durante i lavori eseguiti nel 1892. La Madonna in trono col Bambino e i Santi Giacomo e Francesco coronata dalla Pietà con stilemi prossimi a Girolamo del Pacchia. L’altro affresco, posto più vicino all’uscita, rappresentata la Madonna in trono col Bambino e i Santi Maria Maddalena, Bernardino, Rocco e Caterina d’Alessandria attribuito a Girolamo di Domenico.

Bibliografia: 

Castiglione d’Orcia Sala d’Arte San Giovanni Rocca a Tentennano, Silvana Editoriale, 2007I luoghi della Fede- L’Amiata e la Val d’Orcia, a cura di Regione Toscana, Arnoldo Mondadori Editore, 1999

Castiglione d’Orcia, Officine Grafiche De Agostini, 2000

Dalla Val d’Orcia alle pendici del Monte Amiata, a cura del Comune di Castiglione d’Orcia, AL.SA.BA Grafiche

Carlo Avetta, “Tintinnano”. La Rocca e il territorio di Castiglione d’Orcia, Editrice DonChisciotte, 1988

Bruno Santi, Il Monte Amiata, Itinerario Storico Artistico, Sagep Editrice, 1987

Autore scheda: Valentina Pierguidi

 

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