La DOC Orcia

Luogo:  Val d’Orcia 

Comune: Montalcino

Data/periodo: La denominazione DOC Orcia risale al febbraio 2000 

Descrizione: La denominazione DOC Orcia – che ha visto la luce nel febbraio 2000 (un primo riconoscimento della qualità dei vini prodotti in questo territorio fu disposto già nel 1995 con l’istituzione della denominazione Indicazione Geografica Tipica Orcia, con Decreto Ministeriale del 22/11/1995e ha potuto contare sulla forza di una serie di produttori che ha costituito il Consorzio del Vino Orcia, con lo scopo di promuovere i vini e il territorio che li caratterizza – è riuscita, in poco più di un decennio, a conquistare l’interesse degli addetti ai lavori, degli eno-appassionati, nonché importanti quote di mercato nello scenario enologico nazionale. 

Il territorio della DOC Orcia – parte del quale interessa i siti tutelati dall’Unesco – si estende attraverso tredici comuni (Castiglione d’Orcia, San Quirico d’OrciaPienzaRadicofani, Montalcino (San Giovanni d’Asso), TrequandaBuonconventoChianciano Terme, San Casciano dei Bagni, Torrita di Siena, Sarteano e parte di Abbadia San Salvatore). 

A causa della presenza sul territorio di versanti con orientamenti molto diversi tra loro, la DOC Orcia beneficia di una ricca varietà pedo-climatica. 

L’altimetria dei terreni è compresa tra i 250 e i 650 metri e la loro combinazione litologica generatasi in periodi diversi – caratterizzata da terreni ricchi di argilla (soprattutto nei comuni di Buonconvento e Torrita), sciolti misto-sabbiosi tufacei (comuni di Torrita e Montalcino, zona San Giovanni d’Asso), calcareo frammisto ad ampie zone tufacee (San Quirico e Castiglion d’Orcia), sabbiosi frammisto a ciottoli e con la presenza di fossili (Pienza) – dà vita da un lato a vini dal carattere schietto e forte e dall’altro a prodotti enologici estremamente armonici, profondi e consistenti. 

L’uva principalmente utilizzata per la produzione di Orcia DOC è quella che ha reso celebri tutti i più importanti rossi di Toscana, ovvero il Sangiovese. In questa area – per quanto riguarda i vitigni a bacca rossa – si produce, seppur in quantità minore, la Foglia Tonda, il Colorino e il Canaiolo Nero, e ancora Petit Verdot, Pinot Nero, Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon. 

Dal lato della produzione a bacca bianca i vitigni maggiormente coltivati sono Trebbiano, Sauvignon, Chardonnay e Malvasia. 

Sempre secondo quanto determinato dal Disciplinare di Produzione della DOC Orcia, la denominazione di Origine Controllata si estende per tre tipologie. 

Orcia (anche con la menzione Riserva), ottenuta da uve aventi la presente composizione ampelografia: 60% minimo Sangiovese, alla produzione di questo vino possono concorrere le uve non aromatiche, fino ad un massimo del 40% dei vitigni autorizzati dalla Regione Toscana, a patto che le uve a bacca bianca non superino il 10%. L’Orcia Rosso si affaccia sul mercato il 1 Marzo seguente alla vendemmia, per quanto riguarda la tipologia Riserva il processo di invecchiamento prevede un periodo non inferiori ai ventiquattro mesi, dodici dei quali in botti di legno. 

Orcia Rosato: 60% Sangiovese, alla produzione di questo vino possono concorrere le uve non aromatiche, fino ad un massimo del 40% dei vitigni autorizzati dalla Regione Toscana, a patto che le uve a bacca bianca non superino il 10%. 

Orcia Bianco: 50% Trebbiano, alla produzione di questo vino possono concorrere le uve a bacca bianca non aromatiche, fino ad un massimo del 50% dei vitigni autorizzati dalla Regione Toscana. 

Orcia Sangiovese e Orcia Sangiovese Riserva: 90% Sangiovese, alla produzione di questo vino possono concorrere, fino ad un massimo del 10% le uve provenienti dalle varietà Canaiolo Nero, Colorino e Ciliegiolo, Foglia Tonda, Pugnitello e Malvasia Nera. Invecchiamento: trenta mesi, di cui ventiquattro in botti di legno. 

Orcia Vinsanto o Vin Santo: Trebbiano Toscano e Malvasia bianca lunga, possono concorrere alla produzione di questo vino le uve a bacca bianca provenienti dai vitigni autorizzati dalla regione Toscana. Le uve considerate idonee alla produzione di questo vino vengono appassite tra il dicembre relativo all’anno della raccolta e quello successivo. Invecchiamento nei caratelli per un periodo non inferiore ai tre anni. 

 Bibliografia: 

Catani M., Orcia Doc. Il nettare degli Dei in una valle da sogno, in “Sommelier Toscana”, n. 4 Giugno 2008 – Anno V

Links: 

Sito del Consorzio Vino Orcia

 Autore scheda: Eleonora Belloni 

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