I tabernacoli del territorio dell’Oca

 

Luogo: Via Santa Caterina, 33 – Via della Galluzza, 29 – Vicolo del Tiratoio, 7-9 – Siena

Contrada: Nobile Contrada dell’Oca

Data/periodo: I tabernacoli presenti nel territorio della Nobile Contrada dell’Oca sono databili in un arco cronologico che va dal 1807 al 1990

Descrizione: I tre tabernacoli di Fontebranda sono segno di devozione e di recupero del territorio da parte sia della Contrada sia dei contradaioli.

Il primo si trova in Via Santa Caterina 33 e ha sostituito un affresco, sempre raffigurante la Madonna, che le fonti moderne attribuivano al Pacchiarotto e che, dopo essere stato restaurato da Apollonio Nasini, è andato perduto in seguito al terremoto del 1798. Il Romagnoli afferma che a dipingere questa tavoletta sia stato il pittore Liborio Guerrini nel 1807, copiando un’opera di Guido Reni. La cornice è in stucco ed è stata recentemente restaurata a spese della Contrada dell’Oca, che probabilmente aveva commissionato l’opera stessa.

Il secondo che si trova in Via della Galluzza 29 ed è un esempio della volontà di ripristino e recupero del territorio da parte dei contradaioli: nel 1936, i “Galluzzini” , come amavano chiamarsi, decisero di istituire un tabernacolo nella loro via, poiché era l’unica che ne era sprovvista. Ogni famiglia versò una quota che servì a coprire le spese. Il pittore Vittorio Giunti eseguì l’opera in stile neoquattrocentesco, raffigurando la Vergine che tiene sulle ginocchia il piccolo Gesù con alle spalle San Giuseppe. Sullo sfondo vi è un colonnato, coperto da una tenda, sotto la quale si trovano il bue e l’asinello. Il tabernacolo venne inaugurato l’8 Settembre 1937.

La vicenda che portò alla realizzazione del terzo tabernacolo si ricollega a quello esistente in Via della Galluzza. Nel 1987, l’allora Governatore dell’Oca, Senio Sensi, propose di realizzare un nuovo tabernacolo nel Vicolo del Tiratoio, tra i numeri civici 7 e 9, in occasione della ricorrenza del cinquantesimo anniversario del tabernacolo dipinto dal pittore Giunti. L’opera venne commissionata al pittore, recentemente scomparso, Riccardo Tommasi Ferroni e fu inaugurata nel Maggio del 1990, durante i festeggiamenti per la Santa Patrona della Contrada, Santa Caterina da Siena. Può essere considerato uno dei migliori tabernacoli contemporanei esistenti a Siena: in uno stile elegantemente purista, il Ferroni ha ritratto una giovane e aggraziata Vergine che presenta il proprio Bambino accompagnato da un’oca bianca, simbolo della Contrada.

Come vuole la tradizione, in occasione della Festa della Madonna dell’8 Settembre, i tabernacoli vengono addobbati dai bambini della Contrada dell’Oca.

Bibliografia:

Leoncini A., I Tabernacoli di Siena: arte e devozione popolare, Esizioni NIE, Siena, 1994

Autore scheda: Nobile Contrada dell’Oca, Caterina Manganelli

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