I negativi fotografici sulla lastra di vetro dell’archivio dell’Oca

Luogo: Vicolo del Tiratoio, 11 – Archivio Nobile Contrada dell’Oca – Siena

Contrada: Nobile Contrada dell’Oca

Data/periodo: Le lastre sono datate per la maggior parte dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento

Descrizione: L’archivio della Nobile Contrada dell’Oca conserva un gruppo di negativi fotografici che raccontano, attraverso le immagini, usi e costumi, attimi e personaggi.

Tra fine Ottocento e primi anni del Novecento (a questo periodo è riferibile il materiale in oggetto), l’immagine fotografica era ancora impressa su un supporto in vetro che veniva precedentemente preparato con una particolare emulsione di gelatina bromuro ai sali d’argento, lasciato asciugare e poi esposto alla luce al momento dello scatto fotografico.

Queste 95 “immagini reverse”, dove il luminoso appare ombra e lo scuro luminosità (di dimensioni varie 13×18, 18×24, 21×27), raccontano la contrada nei suoi aspetti più intimi e quotidiani: usi, costumi, personaggi e luoghi  di incredibile bellezza e suggestione.

Tra i vari soggetti sono documentate le antiche feste nel Rione e i personaggi che hanno fatto la storia della nostra contrada.

I fantini, rigidi e fieri nelle loro posizioni, sono ritratti in sale di posa improvvisate per le vie del centro, con fondali di stoffa sorretti dalle mani dei contradaioli; le comparse sono ritratte per le vie della città, seguite da un corteo di popolo ancora esclusivamente maschile e senza il caratteristico fazzoletto al collo, oggi segno distintivo ed emblema di appartenenza alle rispettive contrade. E ancora oggetti, opere d’arte, stemmi, bandiere, bandierini, manifesti, sonetti e tanto altro. Si aggiunge anche un numero significativo di foto-ritratti dei Monturati; alcuni di questi sono riproduzioni da positivi Alinari, Lombardi e Chauffourier, evidentemente realizzati in sale di posa da fotografi professionisti per rispondere ad esigenze di ufficialità.

È ipotizzabile che la realizzazione di negativi su lastra di vetro da positivo rispondesse alla necessità di avere in contrada uno strumento per riprodurre, all’occorrenza, il soggetto rappresentato. Questo ha permesso anche la sua conservazione nel tempo; la lastra, infatti, per quanto fragile di natura, non era soggetta a deterioramenti come la stampa su carta. E poi l’Oratorio della Nobile Contrada dell’Oca, irriconoscibile ancora decorato e arricchito da tutte le suppellettili del caso, arredi e paramenti sacri, testimonianza di una devozione viva e forte. Di minore rilevanza, a causa del numero veramente esiguo, sono le immagini relative alla corsa del Palio e quindi alle “carriere”. Ciononostante completano a dovere una raccolta iconografica che racconta, veramente a trecentosessanta gradi, una contrada ed in parte la città di Siena. Il sapore di queste immagini è intimo esattamente quanto lo è la fotografia che scatteremmo oggi per catturare un attimo della nostra vita. Ben lontane da una produzione fotografica di carattere commerciale, la nostra raccolta sembra realizzata da mani diverse rispetto ad un fotografo di professione (quale Paolo Lombardi, attivo a Siena dal 1849).

Infatti, fatta eccezione per alcune immagini di alfieri, tutto il resto sembra rispondere ad un unico obbiettivo: fissare un attimo del personale vissuto senza troppo guardare all’inquadratura e ad altri tecnicismi.

Al contrario della fotografia professionistica, le fotografie in questione non hanno il carattere illustrativo e documentativo degli studi fotografici, ma quello proprio della fotografia amatoriale.

Persone capaci e appassionate vollero imprimere i loro ricordi su queste lastre di vetro che oggi rappresentano una fondamentale testimonianza del passato e contribuiscono a comprendere meglio il presente.

Bibliografia:

Cartier-Bresson A. (a cura di), Una Storia della fotografia italiana nelle collezioni Alinari 1841-1941, Firenze, Alinari, 2006

Corti L. e Gioffredi Superbi F. (a cura di), Glossario di terminologia fotografica, pagina web dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche)

Maffioli M. e Sesti E. (a cura di), Alle origini della fotografia. Un itinerario toscano 1839-1880, Firenze, Alinari, 1989

Quentin B., La fotografia, Milano, Skira, 2011

Quintavalle A. C., Gli Alinari, Firenze, Alinari, 2003

Note: Il materiale descritto è stato restaurato e ordinato nel 2002, secondo le più rigide regole conservative, dalla restauratrice Cinzia Nanni (Photographica snc).

Autore scheda: Nobile Contrada dell’Oca, Elena Calabresi

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