Chiesa di San Michele Arcangelo a Iesa – Monticiano

Luogo: Iesa

Comune: Monticiano

Descrizione: Ricordata nelle Decime del 1276-1277 e del 1302-1303, negli anni 1304 e 1307 è citata come chiesa con rettore (Ser Placido) e dai documenti del 1317 risulta essere un giuspatronato laicale, come si evince dalla denuncia dello stato della medesima fatto dal suo rettore Ser Andrea.
Nel 1470, a causa della scarsità delle sue rendite e per la mancanza di un rettore, venne annessa alla pieve di Tocchi, trovandosi quindi compresa nella giurisdizione della Diocesi di Volterra; nel 1618 passò invece sotto il vicariato di San Lorenzo a Merse.
Alla parrocchia facevano capo altre chiese (ora scomparse) del territorio circostante che si estendeva fino a Tocchi, riunite ad essa a seguito della pestilenza del 1348.
Nel 1862 si qualificava come “chiesa battesimale plebana senza filiali” e ad essa faceva capo un piviere composto dai casali di Cerbaia, Le Case, Contra, Iesa, Lama, Quarciglioni e Solaia. Dal Gherardini è citata nel 1676 come chiesa con tre altari e una compagnia con cappa sotto il titolo della Madonna del Rosario.

L’edificio ha subito nei secoli varie trasformazioni e oggi si presenta con un aspetto moderno: esternamente vi si accede con una scalinata in pietra a forma di piramide spaccata che si restringe e ha la facciata a capanna intonacata, un semplice portale rettangolare e in alto un rosone con cristallo istoriato con la stella ed il candelabro ebraico. All’interno si sviluppa in una navata unica con pareti oggi intonacate, ma che fino ad alcuni anni fa erano decorate con un motivo a finto marmo a fasce bianche e grigie di gusto neoromanico.
La copertura è a capriate in legno e due altari (in origine gli altari erano tre, opera di Giovanni Marcucci del 1794). L’altare maggiore poggia su colonnette che prima sostenevano gli altari laterali e ha alla sua sinistra una statua lignea di San Michele Arcangelo. Quello laterale sinistro, in stucco, conserva in una nicchia la statua della Madonna Immacolata in gesso. L’altare di destra venne forse demolito durante l’ultimo restauro e sostituito con una nicchia contenente una statua in gesso di Gesù; nel medesimo altare era ricordata anche una tela ottocentesca con la Madonna del Rosario col Bambino, oggi in sagrestia.

Di particolare interesse sono il fonte battesimale a fusto in travertino del Settecento e il leggio in pietra (con le figure scolpite di una famiglia sormontata da una colomba), opera dello scultore svizzero Kurt Laurenz Metzler, autore anche del portacero pasquale e del fonte battesimale in pietra.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 30-31

Brogi F., Inventario generale degli oggetti d’arte della provincia di Siena, Siena, Nava, 1897, p. 369

Calossi C., Monticiano. La storia, l’arte, Siena, Cantagalli, 1996, p. 36

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, p. 111-113

Guiducci A. M. (a cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori, 1999, p. 137

Merlotti G., Memorie storiche delle parrocchie suburbane della diocesi di Siena, a cura di Don Mino Marchetti, Siena, Cantagalli, 1995, pp. 215-216 e 228

Fonti:

Schede ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00384955 (compilata da F. Aiello, 1994) – SBSAE Si e Gr: schede OA nn. 09/00420454-09/00420457, 09/00420460 (1996)

Autore scheda: Giulia Vivi

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