Monastero agostiniano a Radicondoli

Luogo: Radicondoli

Comune: Radicondoli

Data/periodo: La creazione del monastero è datata 1343. La costruzione fu rimaneggiata nel Seicento

Descrizione: Fondato sui resti di un antico spedale ove si ritiravano le donne per conservare la loro onestà, all’interno delle mura di Radicondoli, dal 28 dicembre 1343 (come risulta dall’atto notarile stilato da Duccio Comucci, presenti i testimoni prete Nicolao, rettore della chiesa di S. Nicolò alla Marcigliana e prete Bernardo, rettore dell’altare di S. Caterina, tutti di Radicondoli), sorge un monastero di clausura di suore agostiniane, dedicato a Santa Caterina delle Ruote, molto venerata nel Medioevo (tanto da essere tuttora presente nel logo dell’Università di Siena).

Così recitano in proposito i documenti storici: Esiste però dentro la Terra [di Radicondoli, n.d.r] sin dal 1345 un monastero di donne dell’Ordine Agostiniano, sotto l’invocazione di Santa Caterina delle Ruote, la quale santa titolare è rappresentata in un quadro di Sebastiano Folli all’altar maggiore di detta chiesa. Il quadro in questione è ancora conservato nella piccola chiesa e le suore permangono nella struttura che, nella sua storia, ha avuto altre funzioni, prima fra tutte quella di educandato, fin dal 1700, per fanciullette messe in serbo o in serbanza nel monastero o perché davano evidenti segni di vocazione religiosa o nella speranza che questa nascesse in loro

Il monastero fu anche orfanotrofio, come ricorda Padre Enrico Bulletti: Domenica scorsa [1955], nel monastero agostiniano di Santa Caterina delle Ruote è stato solennemente inaugurato l’orfanotrofio femminile che quelle suore hanno aperto a pro’ di piccole figlie del popolo prive di genitori. In seguito, è stato anche scuola e ha ospitato fino agli anni Novanta l’unico liceo linguistico del Senese; ha ospitato anche la scuola materna, elementare e media. Oggi la chiesa, che conserva anche un dipinto seicentesco del pittore senese Astolfo Petrazzi, raffigurante il Battesimo di Cristo, è aperta alla popolazione per la messa pomeridiana settimanale. I grandi spazi connessi sono stati organizzati come foresteria e vengono utilizzati anche per manifestazioni locali.

Bibliografia:

Bulletti E., Appunti di storia di Radicondoli, Comitato per le onoranze a Padre Enrico Bulletti, Radicondoli, 1962

Pisani G., I volti segreti di Giotto: Le rivelazioni della Cappella degli Scrovegni, Saggi Italiani, 2008

Repetti E., Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, volume 4, Firenze, 1841

Links:

Centro culturale Agostiniano

Note: Le monache custodiscono un antico libro di Memorie, che racconta alcuni episodi di vita quotidiana, come l’eccezionale nevicata del gennaio 1709 che causò molti morti per il freddo.

Autore scheda: Rosella Pristerà