Pieve di San Vincenti – Gaiole in Chianti
Luogo: San Vincenti
Comune: Gaiole in Chianti
Denominazione: San Vincenzio martire, San Vincenzo in fundo Bonus pagus
Data/periodo: Le prime notizie risalgono al VII secolo, ma i documenti ci informano che la chiesa è divenuta con certezza sede di plebania nel 715
Descrizione: L’edificio presenta la struttura romanica originale: una pianta basilicale a tre navate con la centrale sopraelevata rispetto alle laterali, una sola abside conclusiva e copertura a capriate lignee.
La facciata è animata da un semplicissimo portale e da un elegante bifora che costituisce di fatto l’unica fonte d’illuminazione della chiesa; non ci sono altre finestre sui lati. Le arcate della navata sono sorrette da pilastri a sezione quadrata, mentre quelle del presbiterio e dell’abside sono realizzate in laterizio che spicca sul resto dell’edificio in alberese, creando un gradevole effetto decorativo.
Il campanile, anch’esso ben conservato, è addossato alla navata sinistra e nella sua base si trova la sagrestia. All’altezza della cella campanaria si aprono quattro monofore, una per lato, mentre il coronamento merlato costituisce un aggiunta posteriore.
All’interno della chiesa non si conservano opere d’arte, tranne due affreschi frammentari riferibili alla fine del XV secolo o agli inizi del successivo, entrambi con iscrizioni talmente lacunose da risultare illeggibili, ma con dettagli paesaggistici di un vivace gusto naturalistico. Troviamo inoltre un interessante fonte battesimale, datato 1714, recante nome e stemma del pievano che lo commissionò. L’intero complesso è stato da pochi anni restaurato con un intervento mirato a salvaguardare le caratteristiche originali.
Bibliografia:
Anichini F., Enciclopedia del Chianti senese, Siena, Cantagalli, 2005, p. 366
Moretti I., Stopani R., I castelli dell’antica lega del Chianti, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1972, p. 131
Torriti P., Le chiese del Chianti, Firenze, Le lettere, 1993, pp. 159-160
Note: La pieve e il relativo agglomerato di case sorgono fra le sorgenti del fiume Ambra e quelle dell’Ambrella, sul fianco orientale del Monte Fenali, alle pendici della rocca di Monte Luco della Berardenga.
Autore scheda: Francesca Rosini
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