Cappella di San Giuseppe a Pian d’Albola – Radda in Chianti

Luogo: Pian d’Albola

Comune: Radda in Chianti

Data/periodo: Progettata per uso privato della famiglia Samminiati, la cappella fu edificata su un preesistente edificio, come ricorda l’iscrizione sotto l’altare, fra 1725 e 1739

Descrizione: La chiesa è citata per la prima volta già nella visita pastorale del 1739. Nel 1784 è registrata come oratorio di proprietà del signor Pazzi come erede Samminiati, dipendente dalla parrocchia di San Salvatore ad Albola. La cappella è stata utilizzata come chiesa parrocchiale dal 1945 sino al 1986, anno in cui è stata soppressa.

I ricordi parrocchiali della seconda metà del Novecento ci informano che, sino agli anni Settanta, da questo oratorio partiva la processione in occasione di diverse ricorrenze liturgiche, durante le quali s’impartiva la benedizione alla campagna. Vi si celebrava inoltre la festa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi e vi si recitava il rosario quando i proprietari erano in villeggiatura. Tali celebrazioni religiose erano accompagnate da una colazione offerta ai parroci, alle suore e alle ragazze di Radda e da giochi nel giardino della villa organizzati dalle figlie dei principi Ginori Conti.

L’attuale edificio, assai sobrio, mostra semplici forme settecentesche di stile fiorentino, con accenti rinascimentali. La piccola facciata si caratterizza per il portale architravato sormontato da un timpano curvilineo in pietra serena e per due piccole finestre profilate da cornici, ai lati del portale, anch’esse in pietra, tipiche dell’epoca in cui fu realizzato l’edificio. Altri fregi, ugualmente in pietra, sono posti nella parte terminale della facciata, coronata da un timpano irregolare.

L’interno consta di un unico ambiente rettangolare coperto con volta a botte. Nella parete di fondo si trova una struttura architettonica con al centro l’altare maggiore in pietra serena, preceduto da una balaustra a colonnine lignee tornite con lo stemma gentilizio dei Samminiati.

Sull’altare è collocato un dipinto su tela raffigurante il Transito di San Giuseppe, opera del fiorentino Vincenzo Meucci. Sotto l’altare, un’iscrizione latina ricorda come la cappella fu ricostruita dalle fondamenta nel 1739 da Ascanio Samminiati sui resti di una precedente costruzione, un tempo della famiglia Acciaiuoli (proprietaria dei beni posti in Albola dal 1480 al 1644). Nei frontoncini delle porte laterali sono inserite due telette ovali rispettivamente con la Natività della Vergine e la Natività di Gesù, ritenute di mano dello stesso Meucci e databili a poco prima del 1739.

L’ambiente retrostante l’altare ospita un dipinto su tela con l’Estasi di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, datato al 1808, posto in ricordo della nobile famiglia fiorentina proprietaria di Pian d’Albola dal 1762 al 1891. Ai lati dell’ingresso principale sono poste due acquasantiere in pietra serena; sulla parete dell’abside è una nicchia lavamani.

Bibliografia:

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti. Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006

Carnasciali M., Gli edifici sacri nel Comune di Radda in Chianti, Radda in Chianti, Studium, 1996

Casabianca A., Notizie storiche sui principali luoghi del Chianti (Castellina, Radda, Gaiole, Brolio), Firenze, Tipografia Giuntina, 1941

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Righi Parenti G., Guida al Chianti. La terra, il vino, i castelli, Milano, Sugarco, 1977

Righini G., Il Chianti Classico. Note e memorie storiche-artistiche e letterarie, Pisa, Pacini, 1972

Torriti P. (a cura di), Le chiese del Chianti, Cassa di Risparmio di Firenze, Le Lettere, Firenze, 1993

Autore scheda: Maurizio Carnasciali

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