Il borgo di Livernano e chiesa di Sant’Andrea – Radda in Chianti

Luogo: Livernano

Comune: Radda in Chianti

Denominazione: Sant’Andrea a Livernano (Livornano, Livurniano)

Data/periodo: I primi documenti che riguardano l’abitato si collocano fra i secoli XI e XIII. Nel 1191, l’abitato è menzionato per la prima volta come casale

Descrizione: Nel 1240, Livernano è citato assieme ad altri luoghi del distretto di Castellina in Chianti confermati in feudo ai conti Guidi dall’imperatore Federico II. Nello Statuto di Firenze del 1415, il popolo di Sant’Andrea “a Livornano” è ricordato fra i popoli che componevano la Lega del Chianti nel Terzo di Radda, del quale fece parte sino al 1774. Nel Catasto fiorentino del 1427 compare il luogo “Livornano”. Con l’attuale toponimo “Livernano” figura invece nelle annotazioni catastali del 1776.

Il piccolo borgo attualmente comprende un gruppo di case coloniche e una piccola chiesa, che il restauro del 1994 ha trasformato in una struttura aziendale agrituristica.

La chiesa, poco distante dal borgo, già attorno alla metà del XIII secolo appare fra le suffraganee della pieve di San Giusto in Salcio. Con la stessa dipendenza è elencata nelle decime degli anni 1276-1277 e 1302-1303. Nel 1746, in una memoria redatta dal pievano di San Fedele a Paterno, è invece ricordata fra gli annessi di San Fedele.

L’attuale edificio è stato ricostruito sui resti del precedente, probabilmente attorno agli ultimi anni Trenta del Novecento.

Dell’originaria costruzione romanica è visibile il paramento murario esterno in filaretto di alberese dei muri perimetrali laterali, in particolare sul lato destro, mentre ulteriori tracce antiche si conservano nel basamento del campanile. La facciata, priva della consueta finestrella sulla fronte, è opera di un rimontaggio. Il portale è frutto di un rifacimento successivo, e anche le due piccole finestre poste sul fianco destro sono un’aggiunta moderna, così come il campanile a vela a un solo fornice. L’edificio mostra forme semplicissime, dalla facciata a capanna e paramento murario in pietra in cui si apre il portale con arco a tutto sesto, all’interno ad aula unica rettangolare senza abside.

La testimonianza del 1746 riferisce di un quadro dipinto raffigurante Sant’Andrea apostolo, posto sull’altare, e di due finestre provviste di vetrate sul lato sud della chiesa, dotata di campanile e campana. Sul lato sud-ovest si estendeva il cimitero e attorno ad essa vi erano anche “alcuni pezzi di terreno e alberi di moro”. Non è dato di sapere se vi fosse obbligo per il parroco di messe da soddisfare e si dice che “per pura devozione”, nel giorno della festa titolare di Sant’Andrea apostolo, si celebravano due, tre o quattro messe e che era, inoltre, officiata una messa a novembre in occasione dell’uffizio per i defunti.

Bibliografia:

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti. Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006

Carnasciali M., Gli edifici sacri nel Comune di Radda in Chianti, Radda in Chianti, Studium, 1996

Casabianca A., Notizie storiche sui principali luoghi del Chianti (Castellina, Radda, Gaiole, Brolio), Firenze, Tipografia Giuntina, 1941

Moretti I., Stopani R., Chiese romaniche del Chianti, Firenze, Salimbeni, 1966

Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, Tipografia Tofani (poi Mazzoni), 1833-1846

Righi Parenti G., Guida al Chianti. La terra, il vino, i castelli, Milano, Sugarco, 1977

Righini G., Il Chianti Classico. Note e memorie storiche-artistiche e letterarie, Pisa, Pacini, 1972

Torriti P. (a cura di), Le chiese del Chianti, Cassa di Risparmio di Firenze, Le Lettere, Firenze, 1993

Autore scheda: Maurizio Carnasciali

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento