Pieve di San Marcellino a Monti – Gaiole in Chianti

Luogo: Monti

Comune: Gaiole in Chianti

Denominazione: Pieve di San Marcellino, Pieve di San Marcellino in Chianti, Pieve o Chiesa dell’Ascensione, Pieve di San Marcellino in Avane, Pieve di San Marcellino in Avena

Data/periodo: La fondazione della chiesa potrebbe risalire già all’età tardo-antica, ma la prima menzione certa risale al 654, mentre già nel 945 viene attestata come pieve. L’attuale chiesa è il risultato di una ricostruzione ottocentesca

Descrizione: L’edificio sorge in un luogo di antico insediamento: sono stati infatti trovati nelle sue immediate vicinanze una notevole quantità di reperti archeologici, come colonne con capitelli corinzi e cippi marmorei, tali da far supporre la presenza di ville rurali, tipiche nell’età imperiale, spesso dominanti grandi latifondi.

Una di queste, di particolare ricchezza ed estensione, si doveva trovare proprio dove ora sorge la pieve di San Marcellino, dal momento che al suo interno risultano reimpiegate, a sostegno della cantoria, in controfacciata, sei colonne romane e due capitelli. Altre fonti ci attestano inoltre la presenza di un mosaico pavimentale, a disegno in bianco e nero, poi demolito durante uno scasso (Tracchi, 1978). Alcuni studiosi ritengono che i frammenti di epoca romana siano provenienti da uno o forse più tempietti votivi destinati ad accogliere i simulacri di divinità campestri (Brachetti Montorselli, Moretti, Stopani, 1984).

Di notevole importanza, non solo per la posizione geografica ma anche per l’estensione del territorio nella sua giurisdizione, la pieve aveva quattordici chiese suffraganee e fin dal 963 viene ricordata sotto il giuspatronato della famiglia Ricasoli.

Nel 1029, nella pieve si emette una sentenza relativa alla secolare disputa tra gli episcopati di Siena e Arezzo per il possesso di alcuni edifici religiosi del contado, che fu favorevole al vescovo aretino, mentre nel 1176 vi viene celebrata la cerimonia della consegna ufficiale dei consoli senesi a quelli fiorentini di una parte del Chianti.

L’antica pieve è stata completamente ricostruita nel 1825, come possiamo leggere nel cartiglio in stucco posto al centro dell’arcone del presbiterio.

Attualmente l’interno è strutturato in cinque campate formate da pilastri quadrangolari. La navata centrale si conclude nell’abside poligonale.

Bibliografia:

Anichini F., Enciclopedia del Chianti senese, Siena, Cantagalli, 2005, p. 367

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984, pp. 211-213

Tognaccini D., La Pieve di San Marcellino in Chianti. Arte, Storia, Itinerari, Siena, Betti editrice, 1998, pp. 9-29 e 35-51

Torriti P., Le chiese del Chianti, Firenze, Le lettere, 1993, p. 164

Tracchi A., Dal Chianti al Valdarno, ricognizioni archeologiche in Etruria, Roma,1978, p. 43

Valenti M., Il Chianti senese: Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Siena, Nuova immagine, 1995, pp. 226-227

Documenti:

Marcellino. Marchetti F., Tognaccini D., Le più antiche immagini del Chianti. L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584, Firenze, edizioni polistampa, 2009, pp.76-77

Note: Spesso la pieve di San Marcellino a Monti viene confusa con un’altra chiesa, intitolata sempre a San Marcellino, che è situata a poca distanza, sotto il borgo del Colle. Si tratta di una chiesa romanica le cui più antiche notizie risalgono al 1274. Di notevole valore artistico, è caratterizzata da un portale d’ingresso ad arco a tutto sesto, con mattoni di alberese disposti a raggiera, e un’unica aula che si conclude nell’abside semicircolare di dimensioni sproporzionate rispetto al corpo dell’edificio (il che fa supporre la riduzione delle dimensioni originali della chiesa).

Autore scheda: Francesca Rosini

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