Chiesa del Crocifisso a Radicondoli

Luogo: Radicondoli
Comune: Radicondoli

Data/periodo: 1600. La chiesa ha origini seicentesche, fu completamente ricostruita nel Settecento e ha subito importanti restauri nel Novecento, quando è stata rifatta anche la facciata. Nel 2008 è stato terminato l’ultimo restauro degli interni

DescrizioneLe prime notizie sulla chiesa del Crocifisso risalgono al 1641, quando era intitolata a San Giovanni e se ne occupava lo “spedaliere” che era anche maestro di scuola. Lungo il fianco destro della chiesa doveva trovarsi, infatti, l’ospedale di San Giovanni Battista, ricordato già nel 1540, sorto probabilmente in sostituzione di quello più antico dei Santi Simone e Giuda, che si trovava vicino al monastero di Santa Caterina. L’ospedale era retto dal Comune e ospitava poveri e pellegrini. Nel 1724 la chiesa fu ricostruita e ricevette l’intitolazione al Crocifisso, con cui è tutt’ora ricordata.

L’edificio domina la piazza Gramsci di Radicondoli con la sua facciata in mattone, paraste laterali e timpano triangolare. La pianta della chiesa è a croce latina, la copertura è a volta a botte, sostenuta da paraste; al centro del transetto c’è una cupola. Gli interni sono intonacati in azzurro e bianco. Sull’altare maggiore è collocato un bassorilievo in stucco con San Nicola di Bari sormontato da un Crocifisso ligneo policromo a grandezza naturale della fine del Cinquecento. A fianco dell’altare ci sono due statue in stucco che rappresentano San Rocco e San Giovanni Battista. Negli altari laterali, anch’essi in stucco, ci sono tele di Marcello Loli Piccolomini, allievo di Giuseppe Nicola Nasini. A destra è raffigurato Sant’Antonio da Padova e a sinistra San Francesco di Paola; nello scalino dei due altari si legge la data 1731. Altri sei dipinti sono collocati entro cornici in stucco lungo la parete della navata. Le due tele con Gesù morto sostenuto da Giuseppe d’Arimatea e Gesù Cristo flagellato alla colonna sono opera di Francesco Loli Piccolomini, copie da Alessandro Casolani nella chiesa di San Quirico a Siena.

Bibliografia:

Francalacci P., Rotundo F., Radicondoli e il suo territorio, paesaggio e itinerari culturali, Siena, Nuova Immagine, 1999, pp. 58-60

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00385295 (compilata da P. Francalacci, 1994)

Intervista a Franco Ranieri parroco di Radicondoli, raccolta da Irene Sbrilli a Radicondoli il 22 settembre 2014

Links:

 Note: La chiesa del Crocifisso, insieme alla Collegiata dei Santi Simone e Giuda, fa riferimento al parroco di Radicondoli e appartiene alla Diocesi di Volterra. Tutti i venerdì di marzo in questa Chiesa si svolge una particolare funzione religiosa di preparazione alla Pasqua. L’origine della chiesa è legata a una leggenda risalente al X secolo, secondo la quale un mulo che trasportava un simulacro del Crocifisso entrò a Radicondoli e si fermò senza voler ripartire. La popolazione portò il Crocifisso nella chiesa parrocchiale, ma il giorno dopo fu ritrovato nel punto in cui si era fermato il giorno prima; lo stesso evento si verificò per vari giorni, quindi gli abitanti del paese decisero di erigere una chiesa in onore del Crocifisso. In realtà non si hanno notizie di quest’edificio prima del Seicento.

Autore scheda: Irene Sbrilli