San Gimignano nelle liste UNESCO

Luogo: San Gimignano

Comune: San Gimignano

Data/periodo: Iscrizione 1990

Descrizione: San Gimignano è il primo dei quattro siti delle provincia di Siena (gli altri sono Siena, Pienza e la Val d’Orcia) a essere stato inserito nella World Heritage List dall’UNESCO. L’iscrizione è del 1990 e risponde ai seguenti criteri di iscrizione:

(i) il Centro Storico di San Gimignano conserva una serie di capolavori dell’arte italiana del XIV e XV secolo nel loro contesto architettonico originale. Nella Collegiata, in particolare, si trovano l’affresco con il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo (1393), il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli (1465) e soprattutto i magnifici affreschi di Domenico Ghirlandaio (il ciclo di Santa Fina, 1475);

(iii) San Gimignano è una testimonianza eccezionale della civiltà medievale poiché racchiude, all’interno di un’area limitata, tutte le strutture tipiche della vita urbana: piazze e strade, case e palazzi, pozzi e fonti; gli affreschi di Memmo di Filippuccio, commissionati dalla Città nel 1303 per decorare le stanze del Podestà nel Palazzo del Popolo, sono tra i documenti più frequentemente utilizzati per illustrare, fin nei dettagli dello spazio domestico, la vita quotidiana del XIV secolo;
(iv) a San Gimignano, il cui incastellamento risale al 998, le 14 torri levate sopra i suoi palazzi conservano l’aspetto di una città feudale toscana, controllata da fazioni rivali sempre pronte al conflitto; esse mostrano un momento significativo della storia che non può essere documentato in città come Firenze, Siena, Bologna.

San Gimignano è dunque il primo esempio senese della conservazione e patrimonializzazione della civiltà medievale, inserita in un paesaggio dove predomina la campagna; la cinta muraria, gli edifici storici, le chiese, le decorazioni e gli affreschi mostrano l’integrità del circuito culturale urbano risalente a un periodo compreso tra il X e il XIV secolo. La “città delle belle torri” rappresenta, dunque, un esempio particolare di conservazione del patrimonio artistico, architettonico e urbanistico, nel quale la popolazione rilegge la propria storia identitaria e, al tempo stesso, si mostra alle migliaia di turisti che transitano ogni anno.

Autore Scheda: Pietro Meloni

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