Il lavoro delle donne mezzadre nel Chianti

Luogo: Chianti

Comune: Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti

Data/periodo: I lavori e i saperi delle donne legati al mondo mezzadrile sopravvivono oggi soprattutto nelle memorie delle persone più anziane e, in alcuni casi, vengono recuperati attraverso l’opera di associazioni che li riscoprono e li promuovono

Descrizione: Le donne, nella famiglia mezzadrile, erano depositarie di una serie di saperi tecnici che consentivano loro di svolgere diverse mansioni nella conduzione della casa, della famiglia e del podere. Solitamente le loro attività principali erano legate alla cucina, alla pulizia degli spazi domestici, alla gestione del fuoco, al bucato e alla cura degli animali da cortile come polli, conigli e papere. Come ricorda Giuseppe Semboloni:

Le donne avevano un ruolo importante nella famiglia contadina… erano delle figure, bisogna riconoscere che qualche volta non è stato dato loro quel valore e quel rispetto che meritavano, però le donne nella famiglia contadina sono state delle figure insostituibili, perché la donna prima di tutto c’ha la bravura nel gestire la casa, cosa che noi uomini non abbiamo. La donna fa delle cose straordinarie in cucina, e pensa all’economia della famiglia, pensa a fare i lavori, accudisce figli e adulti e sono lavori che riguardano la casa, ma spesso collabora anche fuori, aiuta nei campi, dove può farlo, non la si manda a potare un ulivo, ma legare le vite invece, che sono lavori leggeri, e ci vuole arte nel gestire la vigna.

In alcuni casi, la donna portava avanti anche i lavori del bosco più leggeri, come la raccolta delle castagne, oppure dell’erica per cuocere il pane:

Le donne facevano le scope, nel bosco, andavano a fare le fascine di erica, che era consentito anche dalle fattorie, si poteva prendere la scopa per cuocere il forno e fare il pane. Lungo la strada che porta a Montevarchi si trovavano anche una decina di carrettini che venivano lasciati sul ciglio delle strada e le donne andavano nel bosco con il pennato e facevano i fastelli di erica, ed era un lavoro anche pesante. Poi le portavano a casa e le usavano per cuocere il pane.

In caso di necessità, le donne si occupavano anche di amministrare il podere, come è accaduto in tempo di guerra, quando i mariti e i figli maschi erano al fronte. Allora le donne hanno arato campi, governato i buoi, guidato i trattori, dimostrando di essere figure fondamentali nella famiglia mezzadrile, capaci perfino di sostituire gli uomini nei lavori più pesanti e impegnativi.

Bibliografia:

AA.VV., Cultura contadina in Toscana, vol. I: Il lavoro e i prodotti della terra, Firenze, Bonechi, 1970

AA.VV., Cultura contadina in Toscana, vol. II: La casa e gli animali, Firenze, Bonechi, 1970

AA.VV., Cultura contadina in Toscana, vol. III: Il paesaggio e la vita quotidiana, Firenze, Bonechi, 1970

Fonti:

Intervista a Giuseppe Semboloni raccolta da Valentina Lusini e Pietro Meloni a Geggiano, Castelnuovo Berardenga, il 13 aprile 2012

Intervista a Galantino Pagni raccolta da Valentina Lusini e Pietro Meloni a Gaiole in Chianti il 14 aprile 2012

Autore scheda: Pietro Meloni

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