La festa della trebbiatura a Buonconvento

Luogo: Piazzale Garibaldi

Comune: Buonconvento

Denominazione: Tribbiatura sotto le mura

Data/periodo: La prima rievocazione della trebbiatura è stata organizzata nel luglio 1997

Descrizione: La festa della trebbiatura di Buonconvento (chiamata dai buonconventini “tribbiatura sotto le mura”) è la rievocazione, comune anche ad altri luoghi del nostro Paese, di un momento fondamentale del ciclo dell’anno e di un rito centrale nella cultura mezzadrile.

Quindici o venti giorni dopo la mietitura, eseguita solitamente a fine giugno (“tra San Giovanni e San Pietro”), si procedeva alla “carratura”, ovvero al trasporto delle manne di grano nell’aia, dove venivano ammassate in grandi “mucchie”. Poi, a luglio inoltrato, nell’aia della casa colonica, si poteva finalmente trebbiare il grano: fino alla fine dell’Ottocento, questa operazione si faceva a mano con il correggiato, oppure attraverso il calpestio di cavalli o buoi. Più tardi si utilizzava invece la macchina trebbiatrice.

L’introduzione della macchina trebbiatrice comportò la strutturazione di precisi ritmi del lavoro, ma anche consolidò i rapporti di scambio e reciproco aiuto fra famiglie: erano necessarie infatti fino a quaranta persone per poter trebbiare in giornata. Era un momento di forte socialità, cooperazione e abbondanza: il grano, il prodotto principale, era finalmente pronto e doveva essere pesato e diviso in modo iniquo, sotto lo sguardo del fattore, fra padrone e mezzadro.

La famiglia che effettuava la trebbiatura offriva agli altri mezzadri, ai macchinisti, al fattore e talvolta anche al padrone il pranzo di trebbiatura, detto anche “desinare di battitura”, che prevedeva la preparazione dei cibi migliori, tenuti in serbo per questa come per altre occasioni festive: insaccati, minestra di brodo, pastasciutta al sugo e papero (chiamato più spesso locio) in umido. Questo stesso menu è riproposto ogni anno dal 1997 per la cena della trebbiatura, che dopo la rievocazione riunisce buonconventini e turisti o curiosi in un grande momento conviviale davanti alle mura del paese.

La rievocazione, organizzata dall’Associazione dei Quartieri e dal Comune, si tiene solitamente la penultima domenica di luglio. Si tratta di una vera e propria rappresentazione drammatica di un rito rivisitato con la nostalgia di un mondo perduto che aiuta a costruire un senso di appartenenza fra organizzatori e fra organizzatori e spettatori. Fin dalla mattina, i trebbiatori si trovano davanti alle mura di Buonconvento per preparare le macchine (una “trebbia” del 1929 collegata a un motore a testa calda), l’aia con la mucchia e lo stollo per la paglia; non si fanno mancare una colazione a base di vino, affettati e formaggio. Nel pomeriggio si mette in scena la trebbiatura vera e propria: le manne vengono messe nella trebbia, il grano battuto nei sacchi, la paglia passata dall’elevatore al pagliaio. Vengono inoltre rievocati vecchi mestieri e vere e proprie scene quotidiane, a seconda dei volontari e delle forze disponibili: il treccolone, il corteo nuziale, il battesimo, la battitura della canapa o scene di vita quotidiana nel podere, proprio “come una volta”.

Bibliografia:

Bravo G. L., La complessità della tradizione, Milano, Franco Angeli, 2005

Civitelli G. e Pellegrini B. (a cura di), Quando s’era contadini, Sovicille, Circolo culturale Amici di Buonconvento, 1997

Meocci A., Ciclo dell’anno in Buonconvento e nel suo territorio: tradizioni e celebrazioni, tesi di laurea in “Mediazione linguistica e culturale”, relatore A. Falassi, Università per Stranieri di Siena, a.a. 2006-2007

Fonti: 

Bartoli A. La trebbiatura, Relazione di ricerca n.12 per la realizzazione di studi e ricerche relativi ai contenuti del Museo Etnografico della Civiltà contadina di Buonconvento, coordinatore P. G. Solinas, Università degli Studi di Siena e Amministrazione Provinciale di Siena, 1996

Grilli S., Il lavoro dei campi, Relazione di ricerca n.115 per la realizzazione di studi e ricerche relativi ai contenuti del Museo Etnografico della Civiltà contadina di Buonconvento, coordinatore P. G. Solinas, Università degli Studi di Siena e Amministrazione Provinciale di Siena, 1996

Autore scheda: Fabio Carnelli

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