La fabbrica della salute, il Santa Maria della Scala
Luogo: Santa Maria della Scala, Piazza del Duomo, 1 – Siena
Contrada: Nobile Contrada dell’Aquila
Data/periodo: L’Ospedale è stato fondato nel X secolo
Descrizione: L’Ospedale non fa Contrada recitava un vecchio detto, per ricordare che chi nasceva fra quelle mura non aveva un’appartenenza contradaiola vincolante.
Era vero. Ma era ed è altrettanto vero che il S. Maria della Scala estende tutta la sua facciata, dal Palazzo del Rettore a Palazzo Squarcialupi passando per la chiesa della SS. Annunziata, nel territorio della Nobile Contrada dell’Aquila. Secondo l’editto di Violante.
Del S. Maria ne potremmo parlare sotto vari aspetti, da quello assistenziale a quello religioso, da quello medico a quello artistico.
Qui ne parliamo invece come di un luogo di lavoro, cioè come, se ci è concesso, della più grande fabbrica senese attraverso dieci secoli. Una fabbrica della solidarietà e della salute prima, destinata poi, in tempi che sono ancora recenti e con un processo purtroppo non concluso, a divenire il principale centro museale e culturale della città.
Al Santa Maria hanno lavorato, generazione dopo generazione, centinaia e centinaia di oblati, i laici che, spogliandosi di ogni bene, assumevano uno stile di vita monastico, dedicandosi interamente all’assistenza dei pellegrini, alla cura degli ammalati, alla carità per i poveri, al sostentamento e all’educazione dei bambini e delle bambine abbandonati.
Vi hanno lavorato migliaia di inservienti, spesso quegli stessi bambini e bambine divenuti falegnami e fabbri, scalpellini e muratori, cucitrici e cuoche, tutti addetti a far fronte ad ogni esigenza in una struttura economica tanto complessa quanto autosufficiente per ciò che riguardava le necessità primarie.
Vi hanno lavorato computisti e amministratori in grado di gestire le grandi ricchezze di terre e di case provenienti da lasciti, permute e acquisti, e di far fruttare il denaro con prestiti all’antico Stato Senese ed anche ai privati. Nonché di sovvenire la comunità cittadina intera nei periodi frequenti di carestia.
Poi, a partire da Settecento, con la nascita di un ospedale moderno e, nel secolo successivo, con l’istituzione del Policlinico universitario, vi hanno lavorato medici, infermieri, tecnici spesso di alta professionalità.
Oggi, dopo che il Policlinico è stato spostato altrove, vi lavorano molte meno persone, addette, a vario titolo, all’attività museale. Ma resta un luogo di lavoro importante, essenziale addirittura perché il Santa Maria della Scala è la città.
Autore scheda: Nobile Contrada dell’Aquila, Alessandro Orlandini
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