Calendario festivo chiantigiano

Luogo: Chianti

Comune: Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga

Descrizione: Il calendario festivo chiantigiano si caratterizza, come altri calendari di zone rurali, nella divisione tra festività legate ai cicli agrari e stagionali, di carattere religioso, e quelle legate ai cicli della vita.

Il calendario stagionale sopravvive oggi come reminiscenza nel Bruscello di Castelnuovo (forma di teatro popolare legata al “Maggio”), nelle rievocazioni storiche dei lavori della terra, come la trebbiatura, e in alcune feste, di origine fascista, come quella dell’uva di Vagliagli. Il Carnevale è invece una di quelle festività stagionali che segnalano la fine dell’inverno e l’inizio della primavera; in passato, questa festa era accompagnata da altre manifestazioni come il “Sega la vecchia”, non più presente nel Chianti. Il Capodanno, infine, scandisce l’ordine ciclico del tempo che si rinnova.

Più intenso il calendario religioso, che spazia dalle feste comandate (Natale, Pasqua, Pentecoste, Corpus Domini) alle varie celebrazioni in onore della Madonna o dei Santi Patroni: si possono ricordare, ad esempio, la festa del perdono a Radda, la festività legata al culto di San Fausto a Castellina, la processione del venerdì Santo a Castelnuovo, la festa di San Sigismondo a Gaiole.

Il ciclo della vita, poi, comprende naturalmente i battesimi, le comunioni, le cresime e i matrimoni, che scandiscono i ritmi della quotidianità coinvolgendo di volta in volta le differenti classi di età.

Il calendario festivo si arricchisce inoltre di festività più recenti, come la festa del Luca a San Gusmè e l’Eroica a Gaiole, e di quelle legate a rievocazioni storiche di tipo medievale, come quella che rievoca la battaglia di Montaperti a Casetta.

Bibliografia:

Meloni P., Il tempo rievocato. Antropologia del patrimonio e cultura di massa in Toscana, Milano, Mimesis, 2014

Autore scheda:  Pietro Meloni

 

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